Mafia nigeriana a Catania, 10 latitanti presi in Germania e Francia

30 marzo 2019

Associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo. Con queste accuse la Polizia di Stato ha arrestato 10 latitanti nigeriani, ricercati in tutta Europa, che erano fuggiti in Francia e in Germania. L’ordinanza di misura cautelare è stata emessa a gennaio dal gip di Catania. I nigeriani arrestati, tutti fra i 25 e i 29 anni, sono considerati membri di un gruppo della ‘mafia nigeriana’ transnazionale di matrice cultista e denominata ”Vikings” o ”Supreme Vikings Confraternity” (SVC), detta anche ”Norsemen della Nigeria”, collegata ad una rete più ampia radicata in Nigeria e diffusa in diversi stati europei ed extraeuropei, con una struttura gerarchica, organi deputati al coordinamento dei vari gruppi diffusi in Italia e al controllo del rispetto delle regole interne, con ruoli e cariche ben precise all’interno dell’organizzazione.

Più in dettaglio, nell’ambito dell’operazione ”Norsemen”, svolta dalla Squadra Mobile di Catania e coordinata da quella Procura Distrettuale Antimafia, la Polizia tedesca ha localizzato e tratto in arresto a Ratisbona Lucky Aigbotsua chiamato ”Ocha” e Alex Collins detto ”Papà”, mentre la Polizia francese, con il supporto di personale del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile etnea e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha arrestato a Parigi Happy Uwaya ”Sisa” e Josephine Ewansiha, a Nancy Henry Samson e Chioma Onuoha, poi sottoposta al solo obbligo di firma. A Marsiglia sono finiti in manette Joj Ayomide Okoh, Godsent Adama e Michael Okowa e a Nizza Courage Omgobia. Gli arrestati in particolare facevano parte della cellula chiamata ”Catacata M.P. (Italy Siciliy) – De Norsemen Kclub International”, attiva a Catania e provincia, con base operativa presso il C.A.R.A. di Mineo e guidata da Happy Uwaya, ritenuto il capo ed organizzatore, in qualità di ”executioner”, e da Henry Samson, ritenuto l’organizzatore della rete finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Il gruppo inoltre imponeva la propria egemonia sul territorio, opponendosi e scontrandosi con gruppi cultisti rivali al fine di assumere e conservare il predominio nell’ambito delle comunità straniere presenti all’interno di quel centro di accoglienza, creando un forte assoggettamento omertoso.

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l ministro dell’Interno Matteo Salvini fa i complimenti alla polizia che ha arrestato dieci cittadini nigeriani latitanti in Francia e Germania, accusati di far parte di un’organizzazione mafiosa con base nel centro accoglienza di Mineo, che – ricorda – “ora stiamo svuotando”. “Una decina di latitanti nigeriani sono stati arrestati in Francia e Germania dalla polizia di Stato, in collaborazione con le autorità francesi e tedesche. Erano ricercati con l’accusa di associazione mafiosa, violenza sessuale, traffico di droga. Operavano a Catania e, secondo le accuse, avevano la base operativa nel Cara di Mineo che ora stiamo progressivamente svuotando”, ha sottolineato Salvini, aggiungendo: “Grazie a investigatori e forze dell’ordine, nessuna tolleranza per mafiosi e delinquenti”.

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