Confisca del patrimonio del valore complessivo di 800 milioni di euro, una fortuna sequestrata agli imprenditori Rappa nel 2014 e nel 2015, in due puntate diverse: la chiede alla sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, il pm Claudia Ferrari. La vicenda Rappa era finita al centro pure dell’indagine sull’ex presidente e sui magistrati delle “vecchie” misure di prevenzione, perche’ il giudice Silvana Saguto e i suoi colleghi avrebbero cercato di lucrare su quei beni, attraverso amministrazioni giudiziarie affidate a un giovane avvocato come Walter Virga, anche lui imputato oggi a Caltanissetta. Il pm Ferrari ha anche chiesto due anni e sei mesi di sorveglianza speciale per Vincenzo Corrado Rappa, nipote di Vincenzo Rappa, nello scorso decennio condannato definitivamente per mafia, e figlio di Filippo, processato e assolto per lo stesso reato. Lo stesso magistrato dell’accusa ha escluso l’attualita’ della pericolosita’ per lo stesso Filippo Rappa e per il fratello di Corrado, Gabriele. La Procura sostiene che i beni di Vincenzo Rappa, morto nel marzo 2009 e nonno di Corrado e Gabriele, sarebbero stati inquinati da Cosa nostra e gli eredi ne avrebbero consentito l’occultamento. La attualita’ della pericolosita’ di Corrado Rappa sarebbe legata, sempre secondo quanto sostenuto dal pm in requisitoria, dalla nuova indagine che ieri ha portato al sequestro di un milione di euro all’ex amministratore Virga e di un altro milione al “prevenuto” Rappa, che sarebbero stati complici nel far sparire alcune somme della concessionaria di automobili di Isola delle Femmine (Palermo) Nuova Sport Car. Acquisito – e’ stato consegnato dallo stesso imprenditore – pure un quadro del pittore di fine ‘800 inizi ‘900 Francesco Lo Iacono.