Mafia, revoca protezione a testimone giustizia: “Cutrò a rischio”

Protesta dell’Associazione nazionale testimoni di giustizia per il caso di Ignazio Cutrò, destinatario del provvedimento di revoca del programma di protezione. L’azienda edile dell’imprenditore di Bivona che denunciò i suoi estorsori, come conferma una informativa, è fallita a causa delle denunce contro la mafia della Bassa Quisquina. A breve, entro un anno, sostiene l’associazione, arriverà la decisione del prefetto di Agrigento che porterà al depotenziamento della scorta dapprima ai familiari e poi al testimone di giustizia. “A questo punto – accusa – Cosa nostra potrà compiere indisturbata la sua vendetta contro Ignazio Cutrò. Lo Stato protegge i collaboratori di giustizia, molti persino da decenni, invece Ignazio Cutrò viene punito perché la sua è una voce libera. Non resta allora che qualcun’altro si occupi di abbattere fisicamente Ignazio Cutrò”.