Mafia, ruspe alla ricerca di cadaveri a Carini. Si continua a scavare
Continueranno domani e nei prossimi giorni gli scavi effettuati dai carabinieri del Comando provinciale in un terreno della zona industriale di Carini (Palermo): i militari, che agiscono per mezzo di ruspe ed escavatori, sono alla ricerca dei resti di un’auto che fu schiacciata con dentro i cadaveri di due uomini, Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto, uccisi nell’aprile del 1999 in una villetta della borgata di Villagrazia e poi fatti sparire dopo la “compressione” della Fiat Uno al cui interno erano arrivati all’appuntamento con la morte.
Il duplice delitto sarebbe stato ordinato dai capimafia di Tommaso Natale Salvatore e Sandro Lo Piccolo, perché le vittime avrebbero a loro volta avuto un ruolo in un’altra lupara bianca di quello stesso periodo, vittima Luigi Mannino, imparentato con i capimafia. Failla e Mazzamuto furono sottoposti a un breve interrogatorio e uccisi. A parlare del fatto era stato per primo il pentito Gaspare Pulizzi, ma le sue dichiarazioni non erano state sufficienti per formulare un’accusa contro gli uomini che avrebbero partecipato all’esecuzione: l’anno scorso a Pulizzi si è aggiunto anche il nuovo collaboratore di giustizia Antonino Pipitone e poi una fonte confidenziale ha indicato il luogo in cui i due uomini furono sepolti, quasi diciotto anni fa. Oltre a scavare, i militari agiranno con georadar di precisione, che dovranno individuare l’auto sepolta.