Mafia, sequestrati beni per un milione a Giovanni Brusca

I carabinieri hanno sequestrato alcuni immobili, per un valore complessivo di circa un milione di euro, intestati o riconducibili al collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, già capo del mandamento mafioso di San Giuseppe Jato, catturato il 20 maggio 1996, e condannato per essere stato organizzatore ed esecutore materiale della strage di Capaci, nella quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. I sequestri riguardano un immobile a San Giuseppe Jato, in via Saraceni, intestato a Brusca; il ricavato della vendita di un immobile a Palermo, in via Pecori Giraldi; un magazzino a San Giuseppe Jato, in via Saraceni; alcuni locali a Piana degli Albanesi, in via Matteotti, intestati alla moglie di Brusca, Rosaria Cristiano; un locale a Palermo, in via generale Emanuele Pezzi, attualmente affittato a una chiesa evangelica apostolica.