Mafia, per Sgarbi chiesto giudizio immediato per diffamazione
L’imputato non è in casa, ma il procedimento va avanti. Si tratta del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, per cui la Procura di Trapani ha disposto il giudizio immediato per diffamazione. Il procedimento da oltre un anno rimbalza di ufficio in ufficio a causa della mancata notifica, tentata in tre recapiti differenti a Milano, ma mai eseguita. Adesso, in attesa della notifica nell’indirizzo di residenza a Ferrara, il giudice monocratico ha fissato l’udienza per il 18 settembre. I fatti si riferiscono ad alcune dichiarazioni legale allo scioglimento per mafia del comune di Salemi, di cui è stato sindaco dal 2008 fino all’operazione Salus Iniqua che nel 2012 colpi’ l’ex deputato regionale Giuseppe Giammarinaro, a cui sono stati recentemente confiscati beni per il valore di 15 milioni di euro, decidendo al contempo la sorveglianza speciale per 5 anni. Nel corso di una conferenza stampa svolta a Trapani il 31 ottobre 2013, il critico aveva detto che “mai nessuno delle istituzioni e’ venuto a dirmi di stare attento a Giammarinaro”, aggiungendo dettagli e ricostruzioni sull’allora maresciallo dei carabinieri di Salemi, Giovanni Teri, che aveva svolto attività investigativa nell’operazione “Salus Iniqua” e ora riconosciuto dalla Procura di Trapani come parte offesa. Giammarinaro già nel 1994 era stato indagato per “concorso esterno in associazione mafiosa” e per “corruzione” e nel 2001 il Tribunale di Trapani aveva disposto quattro anni di sorveglianza speciale con obbligo di residenza a Salemi.