“Questo Governo non può commettere, per la programmazione 2014-2020, gli errori che hanno determinato in passato l’insuccesso di quella 2007-2013, con interventi frammentati senza nessuna visione strategica di fondo. Dobbiamo recuperare l’efficacia dei fondi strutturali, le uniche risorse in pratica ormai disponibili, attraverso una forte integrazione delle politiche ordinarie regionali e nazionali: perché se non si ha un quadro generale di quelle che sono le politiche di intervento si continua a lavorare su piani ed investimenti paralleli; un metodo che, alla fine, condurrà nuovamente ad interventi sbagliati”. Lo afferma il deputato regionale del Pd Mariella Maggio. “Vorrei capire oggi – dice la Maggio -, dove si vuole condurre la Sicilia attraverso gli undici obiettivi programmatici indicati. Serve una riflessione politica che coinvolga datori di lavori, organizzazioni sindacali e portatori di interesse, per determinare congiuntamente una nuova strategia che stabilirà le principali direttrici sulle quali debbono viaggiare le politiche di sviluppo per la Sicilia”.
Prosegue la parlamentare del Pd: “La grande opera infrastrutturale non è l’autostrada o il Ponte sullo Stretto, ma può essere ad esempio la riconversione energetica, che avrebbe dei riflessi positivi sul territorio anche per ciò che riguarda lo sviluppo, la riconversione industriale, l’occupazione in generale. Penso alla Green Energy, che deve però significare anche Green Economy, un punto di approdo nuovo per la nostra Regione, con lo sguardo fisso alle possibili ricadute positive in termini di sviluppo e di occupazione”. In sostanza, “la strategia della nuova programmazione deve mirare non solo all’uscita della crisi economica e finanziaria, che mi pare fondamentale e importante, ma deve puntare a colmare quel divario grande che ancora c’è rispetto al modello di crescita che noi registriamo all’interno della nostra Regione”.