Maggioni prende le distanze da Vespa su Riina jr: “Lo Stato sequestri i diritti del libro”
IL CASO La giornalista e presidente della Rai definisce “insopportabile il racconto trasmesso dalla Rai”
“C`è il servizio pubblico. E c`è la storia del nostro Paese e la ferita che la mafia rappresenta. Nel servizio pubblico, e per i giornalisti del servizio pubblico, la vittima e l`aguzzino non possono avere stessa dignità di racconto a meno di non considerare sullo stesso piano la mafia e chi lotta contro la mafia”. Monica Maggioni, presidente della Rai, parla ad Avvenire del caso “Porta a porta”, con l’intervista di Bruno Vespa a Salvo Riina. E prende le distanze da Vespa: “Sentire quel racconto in cui il figlio non giudica e non condanna il padre è difficile da sopportare. Vorrei vedere, invece di ascoltare le sue elucubrazioni, molta più attenzione quotidiana per le storie – quelle sì eroiche – dei cronisti minacciati dalla mafia. E vorrei che a fare quelle domande a Riina junior potessero essere i figli delle vittime della mafia, i protagonisti delle storie spezzate, perché il servizio pubblico non ha incertezze e non subisce fascinazioni, è dalla loro parte”. “La Rai racconta da sempre le storie dell`antimafia e continuerà a farlo” aggiunge e lancia una proposta: “Lo Stato sequestri i diritti del libro di questo signore come beni di provenienza mafiosa per poi destinarli alla lotta contro la mafia”.