Nei corridoi dell’Ars nessuno del Pd, di cui erano assenti 8 parlamentari, vuole rilasciare dichiarazioni, ma sembra che il clamoroso “non voto” al testo di assestamento del bilancio approvato in commissione, sia dovuto ad una mancanza di coordinamento, al fatto che ciascuno abbia votato come riteneva opportuno, senza alcun input politico, ne’ nel merito del provvedimento. Nessuno scontro sul testo, e’ il mantra che recitano, ma senza esporsi a dichiarazioni pubbliche. Il fatto che manchi un momento di coordinamento all’interno dei partiti della maggioranza non e’ una novita’, ma potrebbe domani mandare all’aria l’approvazione della manovrina che contiene norme di emergenza per la Sicilia, dall’housing sociale, articolo ormai bocciato, che avrebbe fatto entrare nelle casse della regione 120 milioni di euro di fondi Gescal, ai finanziamenti per gli allievi disabili, le scuole paritarie, i dipendenti delle ex province, i consorzi di bonifica. Singolare anche l’apporto delle opposizioni che hanno bocciato la norma che finanziava il consorzio agrario di Palermo, fortemente voluta da Fi e Cp in commissione bilancio. L’esame della mini finanziaria riprenderà, come detto, domani mattina alle 11. “La maggioranza ritrovi un minimo di coesione, se si prosegue con questo disordine e con questa assenza continua dall’Aula l’Ncd prendera’ posizioni autonome, non condividiamo piu’ queste uscite-suicidio della maggioranza”, commenta il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo, commentando l’esito della seduta d’Aula di ieri dove l’Ars ha bocciato ben 4 degli articoli chiave della mini finanziaria, facendo andare sotto la maggioranza in piu occasioni. (foto, Alice Anselmo, capogruppo Pd)