Magistrato: nessuna sentenza creativa, serve “ministro per le famiglie”

UNIONI CIVILI Il giudice Cavallo che è stata presidente del tribunale per i minori di Napoli e di Roma ha recentemente emesso sentenze favorevoli alla stepchild adoption

melita cavallo

“Forse a questo punto c’è bisogno del ministro delle famiglie o meglio per le famiglie perché il passaggio della legge che ha riconosciuto la pluralità delle famiglie nel nostro Paese deve andare di pari passo con l’organizzazione politica a supporto della società che in questo Paese vive”. Lo ha dichiarato il giudice Melita Cavallo, presente oggi al Salone del libro di Torino, tornado sulle polemiche seguite alle dichiarazioni del ministro Enrico Costa. Il giudice Cavallo che è stata presidente del tribunale per i minori di Napoli e di Roma ha recentemente emesso sentenze favorevoli alla stepchild adoption. L’ultima, è una adozione “incrociata” fra due mamme – l’ultimo “lascito” della ex presidente del Tribunale per i minorenni di Roma – che prima di andare in pensione ha concesso ad una coppia di donne di poter adottare ognuna i figli che l’altra ha avuto con la fecondazione eterologa.

A parere del magistrato, non c’è una giurisprudenza creativa, “sarebbe tale una sentenza che crea qualcosa che la legge non vuole. Noi abbiamo solo applicato la legge”, risponde la Cavallo ai giornalisti. “Nessuna forzatura, assolutamente no, non è lo stile dei tribunale”, aggiunge. “Quel bambino – dice la Cavallo riferendosi ad una delle sentenze emesse prima di andare in pensione – ha due bambini, la mamma naturale e quella sociale, non è adottabile ma ha bisogno di rimanere in questo contesto tutelante e quindi abbiamo accolto la domanda di adozione della compagna della madre”. “La Cirinnà ha risposto bene al ministro Costa, io non ritengo si tratti di sentenza creativa”, ha concluso il giudice. Red. Pol.