Proseguono le indagini delle forze dell’ordine su possibili reti jihadiste operative in Italia, in Lombardia e in particolare nel Milanese, dove i sospetti degli investigatori si concentrerebbero su due magrebini. Secondo quanto trapelato dal riserbo degli inquirenti, la morte di Anis Amri – il presunto responsabile della strage di Berlino, ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia il 23 dicembre scorso, a Sesto S.Giovanni – potrebbe causare un’accelerazione nei propositi di uno o più estremisti, intenzionati – secondo alcuni alert – a compiere un’azione in questa settimana semifestiva.
A rendere più misteriosa la situazione, il ricovero di un magrebino in un ospedale di Milano. Un caso che in un primo momento sembrava una intossicazione accidentale, con il passare delle ore ha assunto le proporzioni di un giallo, facendo accelerare le indagini su possibili reti di matrice jihadista nel Milanese. Un uomo, un magrebino, infatti, si troverebbe ricoverato in ospedale, a Milano, in gravi condizioni. Ad intossicarlo sarebbe stata una sostanza di cui e’ vietata la vendita: l’ipotesi al vaglio degli investigatori è che si possa trattare di una sostanza idonea a preparare attacchi chimici.