Di Maio lancia M5S 2.0, riforme e nodo alleanze sullo sfondo. Conte acclamato a festa 5 Stelle
Sul Russiagate, il premier riferirà al Copasir e dopo spazzerà via “una serie di fesserie che sono state scritte”
Il Movimento 5 Stelle ha cambiato la politica dell’Italia ora, al governo, e’ pronto a cambiare il Paese. Luigi Di Maio sale sul palco dell’Arena Flegrea dopo un bagno di folla in mezzo agli attivisti, fra selfie e strette di mano per ‘salutare’ i dieci anni compiuti dal Movimento 5 Stelle. Il capo politico pentastellato annuncia una nuova organizzazione, “di 80-90 persone” che gestisca a livello Regionale e nazionale il M5S e una nuova stagione di riforme. Dopo il taglio del numero dei parlamentari, avanti con la semplificazione dello Stato per fare uscire i cittadini dall’inferno degli enti pubblici. E sulla manovra: stop tasse e taglio del cuneo fiscale. L’obiettivo e’ mantenere tutte le promesse fatte ai cittadini: ci sono tre anni davanti per essere la prima forza politica che porta a compimento tutto il programma elettorale.
Ricorda di aver fatto due passi indietro quando gli hanno chiesto di fare il presidente del Consiglio, prima con una coalizione con Silvio Berlusconi, poi con la Lega, quest’estate, dopo che il partito di via Bellerio ha mandato a casa, di fatto, l’esecutivo. Ma e’ “contento” perche’ ora alla guida dell’esecutivo c’e’ Giuseppe Conte. E il premier ha avuto un’accoglienza da star. Ressa di gente al ritmo di ‘presidente presidente’ nel giro fra gli stand della festa di ‘Italia a 5 Stelle’ e standing ovation nell’Arena Flegrea infatti, per il capo del Governo che ha infiammato la platea con il suo intervento. “Vi hanno chiamato rivoluzionari solo perche’ avete voluto rispettare la Costituzione”, “voi siete l’antipolitica ma siete il trionfo della politica, della buona politica, onorate le istituzioni con i comportamenti onesti, la trasparenza e la correttezza”, ha detto il presidente che non si e’ sottratto alle domande sul Russiagate, rispondendo ‘istituzionalmente’ che riferira’ al Copasir e dopo spazzera’ via’ “una serie di fesserie che sono state scritte”.
Conte risponde poi a chi gli chiede se e’ sua intenzione fondare un nuovo partito: “Ci sono gia’ molti soggetti politici, dobbiamo lavorare con quelli che ci sono. Lavoro benissimo con il Movimento. Dobbiamo lavorare con le forze politiche che sostengono questa maggioranza”. Davide Casaleggio elogia il Movimento: esiste perche’ fa la differenza e gli ostacoli lo hanno fortificato. Li ha superati e ha portato a casa riforme importanti. Grillo, come sempre, non lesina le battute: l’unico difetto di Conte? “Le adenoidi”, dice. Sullo sfondo resta il tema delle alleanze rilanciate dal segretario Dem , Nicola Zingaretti: il Movimento ‘frena’: si decide caso per caso. Il Movimento 5 stelle procede con i piedi di piombo sulla prospettiva di un’alleanza futura con il Pd ventilata ieri dal segretario Dem, Nicola Zingaretti. Sono in tanti a non voler premere sull’acceleratore.
Alleanza? “Che vuol dire alleanza… accordo, cominciamo a verificare come va l’esperimento della lista civica in Umbria”, sottolinea un esponente pentastellato. “Noi stiamo facendo insieme qualcosa a livello nazionale”, spiega il neo Questore della Camera e gia’ capogruppo M5s, Francesco D’Uva: “Lo stiamo facendo per fare le cose giuste per il Paese. In Umbria abbiamo messo da parte gli interessi di lista per il bene del territorio”, osserva. Intanto, il capo politico di M5s torna sul tema in tv ed esclude che al momento siano all’ordine del giorno altri patti regionali ne’ tantomeno nazionali con il Pd. E, a Napoli, fra gli attivisti, c’e’ chi osserva: “Le alleanze non si fanno. Abbiamo sempre detto che le idee non sono ne’ di destra ne’ di sinistra. Se le idee sono buone si parla con tutti. Se continuiamo a parlare di Lega, Pd, M5s, non ne usciremo mai fuori. Per esempio, nel settimo municipio di Roma con il Pd c’e’ un rapporto fallimentare e paradossalmente si lavora meglio con FdI”.