Luigi Di Maio attacca il Parlamento Ue per la direttiva sul diritto d’autore sul web e il presidente dell’europarlamento Antonio Tajani replica chiedendo l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il voto di Strasburbgo apre alla redistribuzione degli utili web alle aziende editoriali e impone ai gestori delle piattaforme digitale l’obbligo di bloccare dei contenuti illegalmente pubblicati, ovvero dei materiali pubblicati in violazione del diritto d’autore. Per il vice-premier M5s si tratta di una “vergogna europea”, addirittura una “censura dei contenuti degli utenti su internet”.[irp]
Per Di Maio “d’ora in poi, secondo l’Europa, i tuoi contenuti sui social potrebbero essere pubblici solo se superano il vaglio dei super-censori”. Il vice-premier assicura: “Ci batteremo nei negoziati tra i governi, in Parlamento europeo e nella Commissione europea per eliminare questi due provvedimenti orwelliani. E, statene certi, alla prossima votazione d’aula la direttiva verrà nuovamente bocciata. Sarà un piacere vedere, dopo le prossime elezioni europee, una classe dirigente comunitaria interamente rinnovata che non si sognerà nemmeno di far passare porcherie del genere”. Contraria anche la Lega, che con Alessandro Pagano afferma: “L’Europa delle lobby infligge una ferita mortale alla libertà di espressione e di informazione”. Ma dubbi arrivano anche dalle file del Pd, che ha votato invece a favore della direttiva.[irp]
E’ il caso di Daniele Viotti, eurodeputato democratico: “In dissenso dal mio gruppo parlamentare, ho votato contro la direttiva copyright. Le nuove formulazioni degli articoli 11 e 13, anziché cercare un buon compromesso fra le legittime tutele del diritto d’autore e il libero accesso alla conoscenza, segnano un approccio punitivo e quasi censore, mettendo a rischio la libertà di internet”. Le parole di Di Maio, però, fanno infuriare Tajani. Il capo politico M5s è anche vice-premier e questo, secondo il presidente del Parlamento europeo, imporrebbe maggior prudenza: “Chiedo al presidente del Consiglio Conte di prendere immediatamente le distanze dalle dichiarazioni infamanti del vicepremier Di Maio contro il Parlamento europeo. Minacciare l’unica istituzione Ue direttamente eletta dai cittadini è da analfabeti della democrazia”.[irp]
A favore del provvedimento Pd e Fi. Dice Simona Bonafè, eurodeputata democratica: “Ho detto convintamente : non significa assolutamente, come qualcuno ha tentato di far credere, mettere il bavaglio alla Rete o mettere in discussione la libertà di espressione che sono indiscutibilmente garantite, ma tutelare il lavoro onesto di tanti creativi che compongono un comparto molto importante del nostro Paese”. E Maria Stella Gelmini commenta: “L’ok del Parlamento europeo alla direttiva sui diritti d’autore nel mercato unico digitale è un’ottima notizia. Su questo tema l’Europa è dalla parte del talento, della creatività, della cultura. Finalmente verrà regolamentato un settore fondamentale per l’economia comunitaria”.