Politica

Di Maio svela la “Numero 1”, prima card per reddito cittadinanza

Reddito di cittadinanza al via: sono stati stati presentati, nell’auditorium Enel a Roma, il sito (www.redditocittadinza.gov.it) e la prima di tre milioni di card. Grande soddisfazione e’ stata espressa dal premier Giuseppe Conte e dal vicepremier Luigi Di Maio nell’esibire la misura bandiera del M5S che trova finalmente attuazione. Critici invece l’Inps (per il presidente Tito Boeri “gli effetti di scoraggiamento al lavoro sono rilevanti” mentre il 50% dei beneficiari “sono nuclei tra i quali si celano anche gli evasori e i sommersi totali”) e Confindustria. “Ecco la prima di tre milioni di card. Come il decino di zio Paperone…”, ha esordito Di Maio scoprendo la teca sotto la quale era nascosta la prima tessera, una sorta di bancomat giallo su cui sara’ erogato il sussidio.

“Non potra’ essere usata per il gioco d’azzardo – ha ribadito – e servira’ sia per il reddito che per la pensione di cittadinanza. Con questa card finalmente ristabiliamo il rapporto di fiducia tra Stato e i cittadini. Ed e’ la prova che le card esistono, le abbiamo stampate…”. “Siamo tutti molto orgogliosi, ma soprattutto lo sono gli italiani e non solo la platea dei beneficiari ma tutti perche’ e’ una misura di equita’ sociale”, ha sottolineato Conte mentre Di Maio ha spiegato che “da oggi gli italiani potranno sapere quali sono gli adempimenti per arrivare preparati al 6 marzo per fare la domanda”. Per Conte, quella del reddito e’ “una riforma molto complessa, complimenti a Di Maio che ha coordinato il gruppo di lavoro. E’ una riforma complessa perche’ e’ fondata su un patto di lavoro, un patto di formazione e un meccanismo di inclusione sociale. Abbiamo faticato tanto, studiato le riforme simili realizzate in Ue e anche fuori e abbiamo cercato di fare il meglio. L’augurio e’ che mentre noi abbiamo studiato riforme simili realizzate altrove, d’ora in poi altri studieranno questa nostra riforma”.[irp]

“Grazie al reddito di cittadinanza verranno immessi 8 miliardi di euro all’anno nell’economia reale”, ha evidenziato il vicepremier, perche’ per riprendere un percorso di crescita economica “il miglior modo e’ sviluppare la domanda interna. Per troppo tempo abbiamo puntato solo sull’export”. “Noi investiamo sulla domanda interna e investiamo sulle persone che vogliono trovare un lavoro. Lo so che i centri per l’impiego sono ridotti male ma non e’ colpa nostra. Quest’anno per rimetterli in sesto investiamo un miliardo”, ha ricordato. Inoltre, “il reddito di cittadinanza viene costruito intorno alle imprese italiane. Chi assumera’ o vorra’ formare un lavoratore potra’ ottenere fino a 18 mesi di sgravi”. Sul sito il richiedente trovera’ tutto il percorso per ottenerlo, in primis l’Isee, da compilare e aggiornare, condizione per presentare la domanda per la quale c’e’ tempo dal 6 fino al 31 marzo.

I NUMERI

La platea del reddito di cittadinanza sara’ di quasi 1,2 milioni di nuclei familiari e 2,4 milioni di persone per un costo di circa 8,5 miliardi, inclusivo delle risorse gia’ stanziate per il Rei. A dare le prime stime e’ stato il presidente dell’Inps, Tito Boeri. Un po’ piu’ alte le previsioni dell’Istat secondo cui il sussidio potrebbe interessare, nell’ipotesi di un tasso di utilizzo pari all’85% del totale teorico di nuclei interessati, 1,308 milioni di famiglie e 2,706 milioni di individui con un importo annuo medio per famiglia pari a 5.045 euro, corrispondente al 66,7% del reddito familiare, e un costo totale di 6,6 miliardi di euro su base annua. I destinatari del reddito di cittadinanza in eta’ da lavoro (16-64 anni) sono 1,791 milioni: 613 mila sono persone in cerca di occupazione (il 22,7% del totale) e 428 mila sono occupati (il 15,8%). Tra le persone inattive, spicca la presenza delle casalinghe: 422 mila persone (il 23,6% del totale), spiega l’Istituto di statistica. I single rappresentano il 47,9% delle famiglie beneficiarie d(626 mila) e riceveranno, in media, un sussidio annuo di 4 mila 469 euro (82,1% del reddito).

Le coppie con figli minorenni sono circa 260 mila (il 19,6% delle famiglie beneficiarie) e percepiranno, in media, 6 mila 470 euro, quindi meno delle coppie con figli tutti adulti (che percepiranno 7 mila 41 euro) per effetto delle scale di equivalenza. Circa 470 mila individui attualmente inattivi, beneficiari del reddito di cittadinanza, “potrebbero transitare nell’offerta effettiva di lavoro sulla base di quanto disposto dal provvedimento in relazione alla obbligatorieta’ della ricerca attiva di lavoro”. Il reddito di cittadinanza determinera’ una riduzione della disuguaglianza di soli 0,2 punti percentuali, stima sempre l’Istat. “Osservando l’Indice di concentrazione del Gini, per il quale valori vicino allo 0 indicano una distribuzione egualitaria – sottolinea l’Istat – risulta che il reddito di cittadinanza determinerebbe una riduzione della disuguaglianza nella misura di 0,2 punti percentuali dell’indice di GIni, che passerebbe da 30,1 a 29,9%”. (AGI) “Complessivamente l’85% dei beneficiari”, in eta’ lavorativa, del reddito di cittadinanza “sono italiani mentre gli stranieri rappresentano poco meno dell’11%, in virtu’ delle modalita’ previste di erogazione del contributo”, ha concluso l’Istat.

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