Malagò: Olimpiadi “una ferita aperta. A Roma manca decoro”

Si va verso il commissariamento della Figc

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Alla Raggi dà una insufficienza, è ottimista sulla Ryder Cup in Italia, prevede un commissariamento della Lega Calcio, bacchetta del dichiarazioni di Uva sul processo mediatico alla Juventus, e lamenta i due pesi e due misure che l’amministrazione capitolina ha adottato nei confronti della candidatura olimpica e dello stadio della Roma. Faccia a Faccia a La7 tra Giovanni Minoli ed il presidente del Coni Giovanni Malagò. “La sufficienza è difficile darla alla Raggi sindaco – dice – E’ inelegante dar voti ma le è successo un po’ di tutto ma non credo sia un alibi. Roma è cambiata in peggio negli ultimi venti anni. La cosa che più mi addolora è che non c’è la voglia di rischiare ed il disastro del decoro”. Le Olimpiadi sono “una ferita aperta. Rispetto allo Stadio della Roma dove sono state fatte mille riunioni e mille progetti modificati, per i Giochi non c’è stata una partita. Non abbiamo avuto una possibilità di farla”. La credibilità della città “è diminuita”, quella del Paese no. Per questo sostiene la candidatura di Los Angeles in vista di una possibile entrata in pista di Milano per i futuri Giochi. “Con Roma abbiamo sbagliato contesto storico. Le Olimpiadi erano una candidatura acquisita; dopo due anni ci hanno detto fermiamo tutto quanto”. I fondi che erano arrivati per la candidatura sono stati dirottati ai progetti di sport e periferie.

Più ottimista per la Ryder Cup: “Il governo ci ha messo la faccia e mi ha garantito che ci sarà l’iter legislativo che porterà alle garanzie economiche”. Considerazioni anche su Renzi: “E’ coraggioso, realista, in privato è il primo a riconoscere i suoi difetti. Ha perso il referendum perché quando l’ha indetto le condizioni erano diverse. Quando la cosa si è complicata la macchina era partita. Lui a palazzo Chigi? Una bella domanda, da 1×2, personalmente mi auguro governo stabile per cinque anni a livello personale però i requisiti per fare il Presidente del Consiglio lui li ha. A Luca Lotti devo dire grazie perché è una persona attenta e sensibile alle istanze nostro mondo. Dimettersi? Penso di no perché le dinamiche che hanno portato a far partire chiacchiere e pettegolezzi non sono tali da portare alle dimissioni. Forse però io ho rattamato più di lui”. Una frecciata a Michele Uva, dg della Federcalcio che ha parlato di processo mediatico alla Juventus. “E’ una persona che stimo ma un dirigente non deve entrare nel giudizio dell’antimafia. La Bindi ha messo in guardia tutti”. Per la Lega calcio si va verso il commissariamento della Figc: “ho dei dubbi che troveranno una soluzione. Il problema del nostro campionato è la vendita dei diritti all’estero per la quale serve una gestione manageriale”. Totti? “Deciderà lui ma se volesse rinnovare sarebbe giusto farlo”. Domani diventerà presidente onorario dell’Aniene dopo vent’anni di presidenza al suo posto Massimo Fabbricini. “Le donne del circolo non sono ammesse ma la presenza di grandi e piccole sportive fa capire come siano praticamente entrate”.