Questa è la scuola Khpal Kor di Shangla in Pakistan, costruita con il denaro del premio Nobel di Malala Yousafzai. La giovanissima attivista per l’istruzione delle ragazze è tornata in Pakistan per una visita di quattro giorni per la prima volta da quando nel 2014 fu quasi uccisa da un attentato talebano. A Shangla la gente è grata a Malala per la creazione di questo istituto che permette ai bambini della città di studiare. “Da quarant’anni chiedevano inutilmente al governo una scuola a Shangla, dice questo residente. Malala l’ha fatto in un anno solo. Speriamo che non si fermi qui e costruisca altre scuole in tutto il paese”. Il futuro del Pakistan non può riposare solo sulle spalle di questa ragazza al suo primo anno di università ad Oxford. Il suo breve ritorno è stato accolto anche da tante polemiche. Ma nella capitale Islamabad le donne in strada sono entusiaste – donne però già istruite che parlano inglese. “Ogni bambina merita di andare a scuola, di avere l’opportunità di esplorare strade diverse. Malala ha combattuto per la sua istruzione, le hanno sparato. E’ un grande segnale per le altre ragazze che vogliono continuare a studiare”. “E’ un esempio fantastico per le bambine pachistane, è un’ambasciatrice meravigliosa per il Pakistan. Sono molto orgogliosa di lei e felice che sia tornata e spero che torni per sempre a vivere qui”. “La cosa più bella è che è rimasta la stessa, porta il velo, non è cambiata. E’ una delle cose che mi piacciono di più di lei. E’ una cosa buona per tutte le donne, soprattutto qui in Pakistan, vedere quello che fa”.