Il maltempo continua a flagellare Piemonte e Liguria e ora si sposta anche nel Lazio. E’ stata una notte sotto la pioggia in Piemonte il più colpito dalla forte ondata di maltempo. Finora si registra un disperso nel Torinese. Il disperso, 69 anni, è stato inghiottito dalle acque del Rio Albona, sembra che stesse camminando sul fiume per recuperare i suoi cavalli quando il terreno è smottato. Il premier Matteo Renzi, a Torino ha incontrato il presidente della Regione Sergio Chiamparino per fare il punto della situazione. “Il governo quando riceverà le richieste di stato di emergenza si muoverà in modo immediato per la valutazione dei danni e l’aiuto alle popolazioni – ha dichiarato il premier – Il governo nazionale, regionale, cittadino ci sono. Noi ci siamo con l’orgoglio di lavorare con le donne e gli uomini della Protezione civile”.
La situazione metereologica intanto non accenna a migliorare. Secondo l’Arpa entro la mattinata nella provincia di Cuneo dovrebbero attenuarsi le precipitazioni, che invece persisteranno localmente intense nelle valli del torinese. Nelle ultime 6 ore si sono registrate precipitazioni forti e molto forti sulle zone pedemontane occidentali e sulle Alpi Liguri con picchi di 132 mm a Niquidetto (Torino) 131 mm a Barge (Cuneo) e 125 mm a Prali (Torino), comune che risulta isolato. Neve fresca tra i 15 e 20 cm nel torinese al di sopra dei 2000 metri circa. Osservato speciale l’alto Tanaro i cui livelli permangono oltre il livello di pericolo da Garessio (Cuneo) fino ad Asti. Nelle sezioni di Masio (Alessandria) e Alessandria i valori sono in crescita oltre il livello di guardia. La Bormida a Cassine (AL) è in crescita oltre il livello di pericolo mentre i livelli del Belbo si mantengono su livelli di guardia. Le precipitazioni intense in atto nell’alta valle dell’Orba stanno determinando un incremento dei valori idrometrici. I livelli del Po continuano a crescere e hanno superato i livelli di pericolo lungo tutto il tratto da monte a valle di Torino, nelle sezioni di Carignano, Moncalieri, Torino, Castiglione Torinese, San Sebastiano Po (TO), Crescentino (VC).
A valle il Po risulta in crescita al di sotto dei livelli di pericolo. A Torino anche lo Stura di Lanzo e la Dora Riparia sono aumentati e stanno registrando valori prossimi ai livelli di guardia. Nelle zone occidentali sono stati superati i livelli di pericolo da alcuni affluenti del Po: il Pellice a Villafranca (TO), il Chisone a San Martino (TO), il Chisola a La Loggia (TO), il Ceronda a Venaria (TO), il Malone a Brandizzo (TO). Situazione difficile anche in Liguria dove resta l’allerta rossa sul Ponente ligure a causa della violenta ondata di maltempo che sta attraversando il nord Italia. Nell’entroterra dell’Imperiese il livello idrometrico dell’Argentina a Montalto ha superato la soglia di piena ordinaria. E l’Arpal Liguria ieri ha avvertito: livelli dei fiumi eccezionali a Cisano sul Neva e a Piana Crixia. Il governatore della Liguria Toti non ha nascosto l’apprensione: “Ho sentito telefonicamente il presidente della Regione Piemonte Chiamparino e, ciascuno per il proprio territorio, presenteremo al governo la richiesta di stato di emergenza: i danni in Liguria sono abbastanza pesanti, anche se non drammatici, con ponti crollati e strade interrotte per frane o smottamenti”. Infine, nubifragio anche nel Lazio. Roma stamattina si sono svegliati sotto l’acqua. La pioggia rende ancor più difficile gli spostamenti in una giornata in cui i romani devono anche fare i conti con lo sciopero dei mezzi pubblici.