Neve, mareggiate, acqua alta. L’ondata di maltempo portata da una perturbazione atlantica continua a flagellare gran parte dell’Italia ed e’ allerta per rischio idrogeologico in ben 11 regioni. Problemi soprattutto in Alto Adige, dove 11mila famiglie sono senza corrente elettrica, una quarantina le strade chiuse, riaperta alle 11 – dopo la chiusura di ieri sera – la linea ferroviaria del Brennero. Danni a pesca ed agricoltura. E le condizioni meteo, avverte la Protezione civile, non cambieranno domani, con la bassa pressione che coinvolgera’ anche il Sud. I danni del maltempo in Alto Adige si sono fatti sentire soprattutto nella zona di Brunico e della val Pusteria. La caduta di alberi carichi di neve ha causato grossi problemi alla viabilita’. Tim informa di “situazioni di criticita’” sia alla rete fissa sia alla rete mobile dovute alla mancanza di alimentazione, in particolare in Val Pusteria, Valle Aurina e Val Badia. L’azienda ha attivato una task force per fronteggiare l’emergenza, cercando di risolvere le situazioni piu’ critiche. Sulle montagne sopra i duemila metri sono caduti tra 120 e 150 cm di neve.
Il pericolo valanghe in ampie zone della provincia e’ elevato (grado 4 di 5). In Veneto non e’ solo Venezia a soffrire. “Ricordiamoci che c’e’ tutta una regione che e’ martoriata, e’ in ginocchio”, l’appello del governatore Luca Zaia. Il riferimento, ha aggiunto, “e’ alle localita’ del litorale veneziano, al Polesine, al Trevigiano. Pensate a Chioggia, Caorle e Jesolo. Ma anche alla montagna dove ci sono problemi di viabilita’ e di isolamento di alcuni centri”. In Friuli Venezia Giulia un nuovo picco di marea ha causato disagi al Villaggio dei pescatori, a Trieste ed a Grado. E’ allerta soprattutto nel pordenonese per le intense precipitazioni. Problemi anche nelle regioni Nord-occidentali. Centocinquanta famiglie sono isolate a via Bandette, a Ventimiglia (Imperia), per la chiusura della strada a causa del rischio crollo della parete rocciosa. In provincia di Cuneo sono ancora 4mila le utenze senza energia elettrica, dopo che ne sono state rialimentate 24mila. Il Centro-sud non e’ stato risparmiato dalla perturbazione. A Roma si contano un centinaio di interventi dei vigili del fuoco per alberi e rami caduti, tegole pericolanti e infiltrazioni d’acqua. Disagi ed allagamenti anche a Napoli, specie nel Rione Sanita’, per le cattive condizioni del sistema di raccolta delle acque.
Nel Casertano, un cacciatore di 74 anni si e’ salvato dalle acque del fiume Volturno, straripate per le abbondanti piogge, rifugiandosi con il suo cane sull’unico lembo di terra rimasto asciutto, fino a quando i carabinieri forestali non lo hanno riportato in una area sicura. Domani, indica una nuova allerta meteo della Protezione civile, temporali, nevicate e mareggiate continueranno nel Nordest e nella mattinata gli effetti della perturbazione si faranno sentire anche al Sud: prima sulla Campania, poi su Calabria, Basilicata e Puglia. Valutata allerta rossa sul bacino dell’Alto Piave in Veneto, sul bacino del Livenza in Friuli Venezia Giulia e sulla pianura emiliana orientale e costa Ferrarese in Emilia Romagna. Allerta arancione sulle restanti zone del Friuli Venezia Giulia, sulla Provincia autonoma di Bolzano, su alcuni settori del Veneto, su gran parte di Emilia-Romagna e Toscana, sull’Umbria e sul litorale del Lazio. Allerta gialla su gran parte del Paese. Federagripesca-Confcooperative stima in 60 milioni di euro i danni di una settimana di maltempo alla pesca. Nelle principali marinerie un peschereccio su tre e’ stato costretto a rimanere in porto. Se il Veneto e’ nell’occhio del ciclone, forti difficolta’ si segnalano anche in Puglia e Calabria. Ma a soffrire e’ sopratutto la piccola pesca in Liguria, Sardegna e Triveneto. Coldiretti lamenta anche milioni di danni all’agricoltura.