Un’intensa ondata di maltempo si prepara a colpire l’Italia, con il transito di un fronte perturbato che ha già iniziato a manifestarsi nella serata di ieri, domenica 9 marzo 2025. Le previsioni indicano instabilità al Nord, nelle regioni centrali tirreniche e sull’alta Campania, dove si prevedono nevicate sulle Alpi a quote medie, tra 1300 e 1500 metri. Le temperature subiranno un lieve calo al Centro Nord, mentre al Sud continueranno a mantenersi molto miti. La ventilazione sarà moderata o forte, con venti meridionali, e il moto ondoso del mare aumenterà su tutti i bacini.
Il maltempo non accenna a placarsi il 10 marzo, con Umbria e Lazio in prima linea, attese piogge sparse, a tratti intense e temporalesche. I meteorologi avvertono di possibili rovesci violenti, fulmini e raffiche di vento. Anche in questo caso, le condizioni rimarranno instabili al Nord e nelle regioni centrali, mentre al Sud i fenomeni saranno più sporadici. Le temperature al Centro Nord continueranno a scendere, mentre al Sud rimarranno elevate. La ventilazione si manterrà forte e il mare molto mosso.
Martedì 11 marzo, un nuovo fronte atlantico si avvicinerà, portando con sé fenomeni più incisivi, soprattutto al Nordovest e lungo la fascia centrale tirrenica fino alla Campania. La neve continuerà a cadere sulle Alpi a quote medie (1300/1400 metri) e a quote più elevate in Appennino. All’estremo Sud, invece, si prevede una maggiore variabilità con ampie schiarite. Le temperature non subiranno variazioni significative, se non un possibile aumento al Sud, mentre la ventilazione rimarrà tesa e i mari molto mossi.
Mercoledì 12 e giovedì 13 marzo, l’Italia sarà interessata da uno o due impulsi perturbati ravvicinati. Le precipitazioni più abbondanti si concentreranno nuovamente al Nord e nelle regioni centrali tirreniche, mentre il Sud sarà ai limiti, con un interesse principalmente per Sardegna e Campania. La neve continuerà a cadere sulle Alpi a quote medie, mentre le temperature si manterranno sopra la media, in particolare all’estremo Sud, dove le correnti nordafricane porteranno un clima caldo.
Infine, venerdì 14 marzo e nel weekend successivo, si prevede che l’asse della saccatura si sposti verso levante, portando nuovi impulsi perturbati sull’Italia, caratterizzati da una matrice leggermente più fredda, soprattutto al Nord. Le temperature al Centro Sud potrebbero rimanere molto miti. Gli aggiornamenti meteorologici saranno costanti, per monitorare l’evoluzione di questa situazione climatica in continuo cambiamento. Prepariamoci, dunque, a un periodo di instabilità e maltempo, con la speranza che le condizioni migliorino presto.