Il parlamento naviga a vista, maggioranza allo sbando. Niente soldi ai Comuni e al G7

SICILIA Per la quarta volta in due giorni è manato il numero legale. Su tutte le furie Ardizzone: “Mancano 65 milioni ai Comuni. Subito inserirli in manovra”

ardizzone

Il parlamento siciliano naviga a vista, con una maggioranza che non c’è e un’opposizione dai confini sempre più visibili. Oggi all’Ars è mancato per la quarta volta, in due giorni, il numero legale al disegno di legge che riconosce il debito fuori bilancio per Expo 2015 e il presidente del parlamento Giovanni Ardizzone (foto) rinvia l’Aula di un’ora. La conferenza dei capigruppo, intanto, ha approvato il calendario dei lavori che prevede l’ok in commissione del ddl 1264 di variazioni del bilancio entro domani. Il ddl sara’ incardinato nel pomeriggio di venerdi’ e la presentazione degli emendamenti fissata per lunedi’ 28 novembre alle 10. L’Aula avviera’ la discussione dell’articolato lunedi’ 28 novembre alle 18 e poi da martedi’ alle 10 fino all’approvazione del testo. Al termine della discussione della mini manovra saranno incardinati in Aula il ddl in materia di coltivazione delle acque minerali e la mozione in materia di potenziamento delle sedi Rai in Sicilia. La Commissione bilancio, invece, ha bocciato l’articolo presentato dal governo nella mini manovra che stanziava un milione di euro per gli eventi del prossimo G7 a Taormina. La soppressione dell’articolo ha fatto saltare in aria il governatore Rosario Crocetta in quanto lui stesso aveva inserito la norma nelle variazioni di bilancio.

Sempre in sede di capigruppo, i presidenti dei gruppi parlamentari si sono confrontati sull’allarme lanciato dalla Commissione bilancio dell’Ars, al lavoro sull’assestamento dei conti pubblici, che non ha trovato i fondi sollecitati dall’Anci nei mesi scorsi, circa 65 milioni di euro di fondi Pac, gia’ approvati nei bilanci dei Comuni siciliani, ma mai trasferiti da Roma. “Mancano all’appello 65 milioni di euro da trasferire ai Comuni – sbotta il presidente dell’Ars – . Devono ora essere inseriti subito nella manovra di variazione del bilancio senza se e senza ma. Il governo regionale ha accumulato notevoli ritardi perché non ha dato attuazione ad una norma approvata dall’Aula nel mese di febbraio – aggiunge Ardizzone – non ha avviato nemmeno l’interlocuzione con il Cipe, Adesso si tratta di trovare una soluzione urgente: i 65 milioni dovranno far parte a tutti i costi di questo assestamento di bilancio che dovra’ essere esitato prima possibile e comunque non oltre il 29 novembre”. Dice il capogruppo di FI: “Malgrado la consistenza numerica bulgara, la strampalata e raccogliticcia maggioranza che sostiene il governo Crocetta, peggiore esecutivo di sempre, oggi non è riuscita a raggiungere il numero legale per ben due volte, nonostante la presenza in Aula di alcuni esponenti dell’opposizione – tuona il capogruppo di FI -. Siamo ormai alla frutta: i contrasti interni, i bracci di ferro, i veti incrociati e i ricatti vicendevoli, sono gli unici elementi che tengono banco in un’Assemblea prigioniera dell’arroganza e dell’inaccettabile incoscienza dei partiti di governo”, conclude Marco Falcone.