A meno di 100 giorni dall’apertura del G7 a Taormina, non sono ancora partiti i lavori per consentire al paese in provincia di Messina di accogliere nel modo migliore “i grandi” della Terra. Strade dissestate che necessitano di ripavimentazione e infrastrutture in attesa di ristrutturazione. Il rischio di fare cattiva figura è dietro l’angolo. Il progetto, presentato dall’amministrazione comunale ammonta a 15 milioni di euro, e prevede tra le altre cose il ripristino del Palazzo dei Congressi e alcuni interventi al Teatro Greco, oltre al rifacimento dell’intera rete stradale. Un progetto rimasto fermo, però, a causa dei ritardi nella nomina del commissario straordinario per il G7 Riccardo Càrpino, a cui ora spetta una vera e propria corsa contro il tempo.
IL SINDACO Eligio Giardina, sindaco di Taormina: “Abbiamo presentato dei lavori utili per l’evento da farsi entro maggio, purtroppo per motivazioni che non sono dipese né da me né dal governo, mi riferisco al terremoto, al referendum al cambio al governo, abbiamo avuto dei ritardi nella nomina del commissario”. “Confido sempre nel nostro spirito italiano, che è quello di fare in poco tempo ciò che gli altri fanno in anni”. Da realizzare ci sono anche due eliporti, in un’area dove però, al momento, sono presenti solo sterpaglie, rifiuti, pascoli di pecore a poca distanza. Mentre a Taormina si attende il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, che il 25 febbraio farà un sopralluogo per verificare lo stato dell’arte, a chiedere maggiori indicazioni su cosa fare nei prossimi mesi sono gli albergatori e i commercianti. Italo Mennella, presidente dell’Associazione albergatori: “Noi vogliamo essere informati, collaboriamo moltissimo e siamo stati incaricati di coordinare l’accoglienza e soprattutto non riusciamo a sapere quali sono le zone rosse, verdi, le zone proibite, qui ci sono tanti alberghi che non sanno cosa dire ai clienti, quando possono prenotare”. Franco Parisi, presidente di Imprenditori per Taormina. “Non è che fa brutta figura Taormina, la fa l’Italia, il governo, tutta la politica italiana e siciliana che non si sta interessando di Taormina, vengono solo in villeggiatura ma nessuno fa gli interessi di Taormina”.