Primo Piano

Manovra, energia, autostrade e welfare: le battaglie chiave della Commissione Bilancio mentre si avvicina voto finale

La Commissione Bilancio della Camera sta affrontando ritmi serrati per definire gli ultimi dettagli della Manovra finanziaria. L’obiettivo della maggioranza è dare il mandato al relatore e consentire alla premier Giorgia Meloni di presentarsi in Aula oggi, 17 dicembre, alle 10, per le dichiarazioni in vista del Consiglio europeo. La conferenza dei capigruppo a Montecitorio, presieduta da Lorenzo Fontana, ha avanzato un’ipotesi di mediazione: approdare con la Manovra in Aula, domani, 18 dicembre, aprire la discussione generale e porre la questione di fiducia per un voto definitivo entro venerdì. Tuttavia, l’intesa non è ancora stata raggiunta.

I nodi sul tavolo

  • Le proroghe sull’aggiornamento dei tariffari autostradali (+1,8%).
  • Le disposizioni in materia di energia.
  • La norma che equipara le indennità di ministri, vice e sottosegretari non eletti a quelle parlamentari.

Mentre sui primi due temi si registra una certa apertura, sulla terza richiesta lo spazio di manovra appare limitato. Il ministro Guido Crosetto è intervenuto sulla polemica, dichiarando che il ritiro della norma eviterà ulteriori tensioni.

Le novità introdotte in Commissione

Durante le ultime giornate di lavori sono state introdotte diverse micro-misure:

  • Fondo missioni internazionali: incrementato di 120 milioni di euro per il 2025.
  • Fondo pluralismo digitale: aumentato di 20 milioni di euro.
  • Reddito di libertà: rifinanziato con 1 milione di euro per il 2025.
  • Taglio dell’Ires: riduzione di 4 punti per le imprese che investono e assumono.
  • Web tax: applicata solo alle aziende con ricavi superiori ai 750 milioni di euro.
  • Fondo Dote Famiglia: 30 milioni di euro per attività extrascolastiche.
  • Bonus elettrodomestici: contributo fino a 100 euro per acquisti di classe energetica B.

Le prossime riforme in agenda

Con l’approvazione della Manovra, la maggioranza si prepara ad affrontare gennaio, mese cruciale per la riforma della separazione delle carriere. La Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sui referendum correlati, mentre partiti come Fratelli d’Italia e Lega spingono per l’autonomia differenziata. Sul tema dell’autonomia, il leader della Lega Matteo Salvini ha dichiarato: “Dopo 30 anni, a ‘sto giro l’autonomia la portiamo a casa, costi quel che costi”.

Pubblicato da
Maurizio Balistreri