Manovra e legge elettorale tengono banco. Voucher, la spina del governo
Martedì si riunira’ la Direzione nazionale del Pd per decidere linea ufficiale
Si apre una settimana politica che potrebbe segnare le sorti future del governo. Riflettori puntati, quindi, su legge elettorale e manovra. Se, infatti, da una parte sembra profilarsi l’intesa tra Pd e Forza Italia sul sistema elettorale alla tedesca che riapre la strada alle elezioni gia’ in autunno e di conseguenza anticipa la fine dell’esecutivo Gentiloni, dall’altra parte le fibrillazioni in atto in seno alla maggioranza sulle nuove norme sui voucher non fanno dormire sonni tranquilli agli inquilini di palazzo Chigi, ma nemmeno a quelle forze, Pd in testa, che lavorano all’accordo sul sistema di voto ed hanno quindi bisogno proprio ora di qualche settimana di tregua. Di certo il clima nei palazzi della politica e’ mutato, e le elezioni anticipate non sembrano piu’ cosi’ lontane. L’uso del condizionale pero’ e’ d’obbligo, essendo diverse le variabili in campo e gli equilibri alquanto precari, soprattutto al Senato: ma l’apertura di Silvio Berlusconi al voto tra settembre e i primi di ottobre hanno contribuito ad aumentare le tensioni interne alla maggioranza, con Mdp pronta a sfilarsi sui voucher, il Pd determinato ad andare avanti, e Ap che mette in guardia Matteo Renzi di tenersi le mani libere qualora sigli l’intesa sulla legge elettorale con il leader di Forza Italia anziche’ partire dai confini della maggioranza.
Molto si capira’ nei prossimi giorni: domani, lunedi’ 29 maggio, e’ attesa in Aula alla Camera la manovra. Ma l’approdo potrebbe slittare per la necessita’ della commissione Bilancio di ulteriore tempo. Intanto, governo, Pd e Mdp stanno lavorando alla ricerca di una possibile mediazione sui voucher. Sulla manovra l’esecutivo e’ intenzionato a porre la fiducia, che si voterebbe entro la settimana, la data indicativa e’ mercoledi’ 31 maggio, giorno in cui, alle 14, si riunira’ la conferenza dei capigruppo per stilare il calendario dei lavori di giugno. Quanto alla legge elettorale, il primo appuntamento da segnalare e’ gia’ questa sera, quando alle 19 scadra’ la votazione on line degli iscritti al Movimento 5 Stelle, chiamati ad esprimersi sul sistema tedesco. Se ci sara’ il via libera, la legge elettorale in vigore in Germania ha forti chance di diventare il nuovo testo base su cui il Parlamento dovra’ votare. Intanto, in commissione Affari costituzionali sono stati presentati 417 emendamenti al Rosatellum: la maggioranza delle richieste di modifica e’ a favore del tedesco. Lo sono ad esempio due emendamenti di Forza Italia, alcuni di Ap (anche se si tratta di un tedesco corretto), altri di Mdp e Sinistra italiana.
Disponibile a votare il tedesco e’ la Lega, purche’ si torni presto al voto. Sul tedesco convergera’ anche il Pd qualora il sistema di voto goda di una forte e certa condivisione tale da garantire i numeri al Senato: domani i dem e il segretario Renzi svolgeranno un giro di incontri con le altre forze politiche (anche M5S ma senza i leader). L’indomani, martedi’ 30 maggio, si riunira’ la Direzione nazionale del Pd per decidere la linea ufficiale. Il giorno dopo, mercoledi’ 31 maggio, la commissione avviera’ le votazioni degli emendamenti sulla legge elettorale. Sempre mercoledi’, e salvo impedimenti dovuti al voto di fiducia sulla manovra, approda in Aula alla Camera la proposta di legge sui vitalizi e le pensioni dei parlamentari. Infine, giovedi’ 1 giugno si svolgera’ ai Giardini del Quirinale la cerimonia per la festa della Repubblica, alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti delle istituzioni e del mondo della politica e del Corpo diplomatico. Venerdi’ 2 giugno si svolgera’ la tradizionale parata militare lungo i Fori imperiali, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e delle piu’ alte cariche istituzionali e militari.