Spunta la sanatoria per le società e le associazioni sportive dilettantistiche non in regola con il versamento delle imposte. La versione del decreto Fiscale uscito dal Consiglio dei ministri – secondo quanto raccontano a Public Policy fonti di Governo – conteneva una norma per permettere alle piccole società di sanare i conti con l’Agenzia delle entrate e, allo stesso tempo, di rottamare le liti fiscali pendenti alle commissioni tributarie.[irp]
La mini-sanatoria – a quanto si apprende – prevederebbe la regolarizzazione di Ires e Irap degli anni scorsi in tre modi: nel caso di dichiarazioni dei redditi, versando volontariamente il 25% dell’imponibile dichiarato delle due imposte; in presenza di dichiarazioni negative, con il versamento di 800 euro per l’Ires e 500 per Irap; infine, per le società che non hanno dichiarato nulla il versamento raddoppierebbe, ossia in 1.600 euro e 1.000. Sempre secondo la norma, avrebbero potuto essere sanati i “debiti” fiscali non soggetti a contenzioso fiscale o prescrizione. Non è certo che la norma rimanga nel testo che sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il Governo, infatti, non è compatto e ormai da diversi giorni si confronta – racconta una fonte di Palazzo Chigi – “animatamente” sulla questione.
Come detto, la versione del collegato alla manovra uscita dal Cdm prevedeva, sempre per le società sportive dilettantistiche, la possibilità di rottamare le liti fiscali. Anche in questo caso ci sarebbero tre strade: versare il 40% del valore della lite e 5% delle sanzioni e degli interessi accertati se si è nel primo grado di giudizio; il 10% della lite e 5% delle sanzioni in caso di soccombenza in giudizio dellamministrazione finanziaria; e, infine, il 50% della lite e il 10% delle sanzioni per soccombenza in tribunale della stessa società. (Public Policy)