Maria Teresa Giunta, atmosfere impressioniste su scorci mediterranei

Punta secca, olio su tela 60x60
16 marzo 2018

L’artista di cui vi racconterò è una siciliana doc che ha saputo trasformare e adattare le tecniche tipiche della pittura impressionista volgendole verso un maggior realismo attraverso cui descrive i colori e i paesaggi della sua amata isola. Inizia a dipingere fin da piccola Maria Teresa, seguendo quell’istinto naturale che la spinge a mettere su tela i suoi ricordi, le sue emozioni, l’intensità con cui vibrano le sue corde davanti alla bellezza del mare di Sicilia, delle piante di agrumi, dei vicoli con le case bianche. E lo fa utilizzando una tavolozza di colori intensa, accesa, solo in alcuni casi sfumata, e così ogni pennellata di colore sembra voler sottolineare e amplificare la tinta vicina, in un tripudio di verdi, di rossi, di azzurri, di bianchi e di gialli. La capacità comunicativa della Giunta è evidente in ogni tocco, ogni volta che il pennello si posa sulla superficie ruvida della tela lascia il segno di un odore, come nel dipinto Panaera

Panarea,olio su tela cm 120x80

Panarea,olio su tela cm 120×80

dove le bounganvillae sembrano avvolgere i muri bianchi e riempire l’aria del loro dolce profumo; o di un’eco lontana di gabbiani, come nel dipinto Punta secca, in cui la località in fondo risulta essere solo un dettaglio rispetto alla spiaggia e al mare del primo piano; e ancora delle fragranze degli alberi raffigurati, come nelle opere Entroterra 2 e Pietre Rosse; del rumore delle onde sulla sabbia come nel bellissimo Aspettando l’estate, un momento di attesa e di promessa di sole, grida, spensieratezza preceduti dalla calma apparente di una barca sulla sabbia. E poi la melanconia dolce e nostalgica di un dipinto che prende l’anima e la tira dentro di sé, Tramonto a ponente,

Tramonto a ponente , acrilico e olio su tela cm 90 x65

dove i colori seguono il modo interiore, dove il sole che è appena tramontato non può che mettere in risalto i fusti dei delicati arbusti che vogliono emergere dal cielo che sta per diventare scuro, dove la luce sta per spegnersi e cedere il passo alla notte e tuttavia lascia quello spiraglio per concedere all’osservatore di dare un ultimo sguardo e riflettere su se stesso e sulla bellezza che gli ruota intorno. Tutto in lei è uno scrigno che racchiude altro, altri ricordi, altre sensazioni, altri tempi più lontani, in un rincorrersi di legami affettivi con ciò che da sempre ha il privilegio di avere davanti agli occhi e di poter raccontare all’osservatore. Osservatore che non può fare a meno di sentirsi conquistato dai colori, ammaliato dai paesaggi, affascinato dai tramonti e rapito dalla bellezza della lussureggiante natura raccontati dall’artista, di essere colpito dall’effetto d’insieme che non può non indurlo a ricordare momenti vissuti e stimolarlo a voler riviverli ancora. Sembra di sentire il fruscìo della brezza marina, il canto delle cicale che si nascondo tra gli arbusti raffigurati, il caldo estivo degli scorci sulla campagna, il vocio dei marinai al ritorno dalla pesca. Dunque il suo essere pittrice è imprescindibile dal suo essere siciliana perché della sua terra parla, racconta, descrive ciò che quotidianamente respira, come se tanta bellezza non possa essere trattenuta nel mondo interiore e si trasformi in necessità di comunicare attraverso un’arte figurativa che scalda il cuore di chi guarda. Lei che lungo quelle spiagge ha corso da bambina, che quei paesaggi ha visto fin da quando è nata, che in quei vicoli si è aggirata alla scoperta dell’avventura, diventa, come artista, narratrice di atmosfere, musicista di sonorità che restano impigliate nella tela, attrice in un teatro naturale dove a recitare sono il paesaggio e i colori con cui li rappresenta. Dall’Impressionismo, molto evidente in alcuni dipinti come Etna, calma apparente,

Etna,Calma apparente, olio su tela cm100x70

prende la dinamicità di pennellate piccole e dense che solo da lontano danno l’idea generale del paesaggio rappresentato, dal Realismo assorbe la forte capacità descrittiva che usa per particolareggiare i dettagli di altre opere come Riverbero e candore, e dall’Espressionismo quell’uso dei colori quasi irreale, come a voler dare un suo personale punto di vista sull’apparenza della realtà. Insomma una mescolanza di stili che rendono il suo tocco assolutamente riconoscibile, individuabile e unico come d’altronde lo è la sua meravigliosa terra.

Nel corso della sua lunga carriera la Giunta ha partecipato a moltissime collettive su tutto il territorio nazionale, come quella presso la Sala del Bramante in piazza del Popolo a Roma, la Rassegna d’arte internazionale Catania dal titolo “The Three Dimenthion of Art” c/o le Ciminiere, e la Taormina Expo collettiva d’arte e cultura che ha avuto luogo presso il Palazzo Duchi di S. Stefano. Inoltre una delle più importanti personali ha avuto luogo proprio nella sua città nel 2010 dal titolo La Sicilia e il cinema, che l’ha vista protagonista del Milazzo Film Festival.

 

 

 

Email: Maria.teresa.giunta@hotmail.it

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