Marò, Salvatore Girone tornerà in Italia
4 ANNI DI CHIACCHIERE Il Tribunale dell’Aja ha accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria
Salvatore Girone sarà in Italia durante l’arbitrato. La decisione, divulgata in prima battuta dall’Ansa, è ufficiale e a comunicarla è la Farnesina che fa sapere che il Tribunale dell’Aja ha accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria. L’ordinanza verrà resa pubblica domani. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi annuncia la notizia nel corso della conferenza stampa con Shinzo Abe, premier giapponese, a Firenze: “Abbiamo ricevuto oggi la straordinaria notizia dal Tribunale internazionale dell’Aja” e “ho parlato poco fa con Girone” che “potrà rientrare in Italia”. Il premier tende la mano all’India: “Quello di oggi – ha continuato Renzi – è un risultato al quale si è lavorato con grande dedizione e oggi lanciamo un messaggio di amicizia e volontà di collaborare al grande popolo indiano e al premier Modi”. Girone è prigioniero in India dal 2012 arrestato con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani al largo della costa del Kerala, stato dell’India sud occidentale. Con lui, nel febbraio 2012, era stato fermato anche il collega Massimiliano Latorre che, però è tornato in Italia nel 2014 per curarsi dopo aver rischiato la vita in seguito ad un’ischemia. Qualche giorno fa la Suprema Corte di New Delhi aveva deciso di prolungare fino al 30 settembre il permesso per cure riservato al fuciliere. Una decisione che aveva mandato su tutte le furie il ministero degli Esteri visto che, proprio l’abritrato in corso al tribunale dell’Aja, rende impossibili azioni unilaterali. Il processo aperto presso la Corte permanente di arbitrato dell’Aja si estenderà almeno fino a fine 2018 e potrebbe anche andare oltre.
LA FARNESINA Le condizioni saranno concordate tra Italia e India. “Con riferimento a quanto riferito dall’Ansa – si legge in una nota – la Farnesina informa che il Tribunale arbitrale istituito a L’Aja ha oggi anticipato la propria decisione che il Fuciliere di Marina Salvatore Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal Governo il 26 giugno 2015. Le condizioni del rientro saranno concordate tra Italia e India”, si legge. “Il Governo ha lavorato per sottoporre l’intera vicenda all’arbitrato internazionale e, in questo quadro, riportare a casa i due Fucilieri di Marina. L’ordinanza annunciata apre la strada a questo risultato. Si tratta quindi di una buona notizia per i due Fucilieri, le loro famiglie e per le ragioni sostenute dal Governo e dai nostri legali. Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia”, prosegue la nota. “La decisione del Tribunale de L’Aja recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale. Il Governo – sottolinea la Farnesina – avvierà immediatamente le consultazioni con l’India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale. Il Governo sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall’Italia in favore del Sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all’Italia o all’India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie”, conclude la Farnesina.