“Vi chiedo di sospendere le assegnazioni nei Comuni lombardi in attesa che il Governo individui soluzioni di accoglienza temporanea più eque, condivise e idonee, che garantiscano condizioni reali di legalità e sicurezza”. Lo ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in una lettera inviata ai prefetti della Lombardia a proposito dei nuovi immigrati. “Ho ricevuto tanti insulti, ma non sono persona che replica con insulti. Vado avanti”, ha detto lo stesso Maroni a margine della cerimonia a Expo per la giornata nazionale dedicata al Principato di Monaco. “Secondo i dati resi noti dal Viminale nei giorni scorsi, la Lombardia è la terza regione italiana, dopo Sicilia e Lazio, come percentuale di presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza”, ha scritto Maroni. “Ricordo poi che in Lombardia vive già oltre un quinto degli immigrati regolari presenti in Italia, molti dei quali in cerca di lavoro. E’ quindi impensabile inviare in Lombardia altri immigrati prima di aver riequilibrato la distribuzione” ha aggiunto nella lettera.
“L’eccezionale afflusso di cittadini stranieri sul nostro territorio, a seguito degli sbarchi sulle coste italiane, impone una gestione molto attenta del fenomeno migratorio”, ha continuato il presidente della Regione Lombardia. “La soluzione al problema dell’immigrazione clandestina, componente preponderante anche dell’ondata di arrivi di quest’anno, resta il blocco delle partenze dalle coste africane, attraverso il coinvolgimento dell’Ue, dell’Onu e di tutta la comunità internazionale” ha concluso. E se il Viminale adotta la linea dura? “Anche io andrò avanti, che problema c’è? Abbiamo opinioni diverse e va bene, ma ho ricevuto un sacco di insulti e io non sono abituato ad insultare però evidentemente ho messo il dito nella piaga e qualcuno ha avuto questa reazione isterica a sinistra” ha aggiunto a margine della cerimonia a Expo per la giornata del Principato di Monaco. “Ho letto che Chiamparino dice che sbaglio, vorrà dire che lui è pronto ad accogliere tutti gli immigrati, lo dica ai piemontesi. Io sono pronto a un confronto, ma il governo non ci ha mai coinvolti” ha concluso Maroni.