Martina tenta di far resuscitare il Pd, da domani Forum a Milano

Il segretario non scioglie dubbi sulla candidatura ma propone “riformismo radicale”

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I suoi giurano che davvero non ha ancora sciolto la riserva, che il manifesto firmato insieme a Tommaso Nannicini è solo la sintesi del lavoro fatto da segretario pro tempore per provare a ritrovare le ragioni ideali e programmatiche del partito. Ma l’idea di una candidatura di Maurizio Martina al prossimo congresso Pd esce ovviamente rinvigorita dal corposo documento affidato a Repubblica.

Alla vigilia del Forum Nazionale che domani e dopodomani si terrà a Milano e di cui Nannicini è responsabile per la parte dei contenuti: “Nessun preavviso di ticket per la segreteria, è solo per il ruolo di Tommaso che hanno firmato insieme la lettera a Repubblica”, assicurano dallo staff del segretario. E se davvero Martina dovesse scegliere per la candidatura alla segreteria, difficilmente l’annuncio arriverà al Forum: “È un appuntamento di tutto il partito, non può trasformarsi in altro”, spiegano i suoi.[irp]

A Martina il programma delle due giorni milanese assegna le conclusioni, domenica alle 13. Tirerà le somme di un dibattito che si articolerà a partire dall’intervento di Nannicini delle 10,30 di domani: “Le parole che abbiamo perso”, il titolo della relazione. Un po’ il senso del manifesto pubblicato oggi, che sostiene la necessità per la sinistra di “un riformismo radicale che riparta da queste quattro parole: Emancipazione, Cittadinanza, Ecologia, Europa”. Temi che nel manifesto vedono già proposte concrete: tassazione più equa a carico delle multinazionali, centralità di istruzione e lavoro; lo Ius soli; lo stop alle emissioni digasserra entro il 2045; una compiuta Europa politica e fiscale, che sia la base per un’unione sociale che “redistribuisca i rischi tra cittadini europei”.

A sviluppare gli ‘scenari’ su queste tracce saranno in mattinata gli interventi di Mauro Calise, Enrico Giovannini e Ilaria Madama. Dopo la pausa pranzo, dall’assemblea plenaria si passerà al formato dei tavoli tematici: saranno 12, con i seguenti topic: “Serve ancora la politica o basta la Rete?; Immigrazione: inseguire o governare?; A che serve studiare?; Nuove tecnologie: di chi sono i dati?; Lavoro o sussidio?; Politica economica e mercati: chi crea lo spread?; Ricchi e poveri: come si salva la classe media?; Città e provincia: luogo o valore?; Chi ha paura delle donne?; Come si usa la tecnologia in politica?; Tutto questo conta senza un pianeta?; Diritti, sempre avanti!”.[irp]

Alle 16 si torna in plenaria, con il dibattito su “Fine dell`Europa o nuovo inizio?” con il premier spagnolo Pedro Sanchez; l’alto rappresentante dell`Ue per gli affari esteri Federica Mogherini, il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans. A seguire, gli interventi di Maurizio Ferrera e Lucrezia Reichlin. Dopo un’altra discussione plenaria, le conclusioni della prima giornata, intorno alle 19,30, sono affidate a Walter Veltroni. Domenica si riparte alle 9,30 con i saluti del sindaco di Milano Giuseppe Sala. Seguiranno gli interventi di Leonardo Becchetti e Massimo Cacciari, che precederanno il dibattito tra i capigruppo Pd di Camera e Senato e dell’Europarlamento: Graziano Delrio, Andrea Marcucci, Patrizia Toia. Alle 13 le conclusioni di Maurizio Martina.