Le grandi vertenze della Sicilia approdano all’Ars. Vancheri in commissione su crisi aziende

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Approdano in commissione Attività produttive all’Assemblea regionale siciliana le grandi vertenze della Sicilia: dall’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese all’Ansaldo Breda di Carini, dal futuro dei lavoratori Accenture a quello della raffineria di Gela. Martedì, infatti, in III commissione è prevista l’audizione dell’assessore regionale alle Attività Produttive Linda Vancheri (foto). Riguardo all’impianto nisseno, si discuterà in particolar modo del protocollo d’intesa firmato a giugno dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, che prevede investimenti per oltre 2 miliardi di euro da parte delle aziende del settore petrolifero, e dell’accordo per la riconversione della stessa raffineria gelese che impedirebbe al Governo e al Parlamento l’incremento delle royalties, pena la decadenza degli impegni assunti con l’accordo romano.

“Il protocollo d’intesa firmato a giugno da Crocetta – ha dichiarato il deputato regionale del Pd, Bruno Marziano – rimane un accordo positivo con le società del settore petrolifero e petrolchimico della Sicilia, poiché alla base di esso c’è il rispetto di tutte le normative ambientali, la garanzia della salvaguardia totale delle condizioni di salute dei cittadini e di sicurezza e salute dei lavoratori. E può portare benefici significativi all’economia siciliana, senza interferire con gli altri settori del nostro modello di sviluppo: un turismo basato sulla valorizzazione e la fruizione dei beni culturali. Ma il protocollo l’intesa e l’accordo per la riconversione della raffineria di Gela – ha aggiunto – non possono limitare in alcun modo l’autonomia del Parlamento e la sua potestà legislativa, fermo restando che è dovere di un paese e di una regione assicurare al sistema delle imprese certezza del diritto e garanzia della possibilità di fare investimenti”.