E’ stata la prima direttrice della Pinacoteca di Brera, durante la seconda guerra mondiale ha salvato dai bombardamenti alcuni capolavori lì custoditi, ha messo in pericolo la propria vita per salvare quella di molti ebrei durante il regime nazifascista. La figura di Fernanda Wittgens viene riscoperta e celebrata nel film tv “Fernanda”, diretto da Maurizio Zaccaro e interpretato da Matilde Gioli, su Rai1 il 31 gennaio.
“La storia di questa donna è avvincente ed emozionante dall’inizio alla fine. Mi ha colpito tanto la determinazione con cui ha portato avanti i suoi studi, pur non avendo particolari incoraggiamenti, perché all’epoca non era come oggi, le donne non avevano tutte queste facoltà di poter scegliere, dimostrandosi anche molto sveglia, brillante, all’avanguardia anche rispetto a colleghi uomini che magari studiavano senza quella fame che lei aveva perché sapeva che avrebbe dovuto dimostrare più del normale”.
La Wittgens si prodigò per aiutare amici e conoscenti ebrei a trovare rifugio in Svizzera, fino a quando non venne arrestata, nel luglio del 1944, giudicata nemica del fascismo e condannata a 4 anni di prigione. “Quello che mi ha colpito più di tutto dei suoi gesti è stato che lei anche di fronte al rischio di mettere in pericolo la sua famiglia, anche di fronte a quello, ha comunque portato avanti la sua missione. Ecco, lei non ha avuto paura neanche in quel momento”.