Mattarella, dalla legge elettorale al no alla Mammì

Mattarella, dalla legge elettorale al no alla Mammì
30 gennaio 2015

“Una persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale”, così Giorgio Napolitano definisce Sergio Mattarella. L’avvocato dal 2011 giudice della corte Costituzionale, giurò proprio nelle mani di Napolitano, ha cominciato la sua carriera politica fra le fila della Democrazia cristiana. Palermitano, 74 anni, ha moglie e tre figli e la politica nel sangue. Anche suo padre Bernardo fu un rappresentate della Dc, più volte ministro. Così come il fratello Piersanti, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 mentre ricopriva la carica di presidente della Sicilia.Mattarella è ricordato principalmente per il “Mattarellum”, neologismo giornalistico per definire la legge elettorale da lui elaborata nel 1993, in vigore fino al 2005. E’ stato nominato ministro per i Rapporti con il Parlamento, ministro della Difesa, ministro della Pubblica Istruzione, ma si dimise nel luglio 1990 in dissenso rispetto alla legge sulle emittenze televisive, la Mammì, criticata perché si limitava a prendere atto della situazione di fatto creatasi con le emittenti Mediaset. Ha militato nella Margherita e nell’Ulivo di Prodi fino al 2008, quando caduto il governo lasciò il Parlamento.

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