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Mattarella: “Doveroso dare vita presto a un governo”. Elezioni per ora escluse

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella protagonista assoluto di questa fase politica. Non poteva certo essere diversamente ma l’incarico esplorativo assegnato al presidente della Camera Roberto Fico con perimetro dell’attuale maggioranza e soprattutto la reiterata necessità di risolvere con urgenza massima la crisi generata dall’abbandono del governo di Italia viva lo indicano ancora di più come l’arbitro costituzionale per eccellenza. Entro martedì Fico dovrà dire una volta per tutte al Capo dello Stato se la maggioranza giallorossa può rinascere. E se sì con quale premier, numeri e programma da qui alla fine della legislatura. Altrimenti da mercoledì la maggioranza giallorossa sarà archiviata e lo schema per risolvere la crisi cambierà del tutto. Il capo dello Stato al termine delle consultazioni ha rilasciato una breve dichiarazione sollecitando la politica, e in particolare i partiti che hanno fin qui sostenuto il governo Conte 2, ad una doverosa presa di responsabilità e soprattutto ad una rapida soluzione della crisi.

Parole rivolte evidentemente anche, e non a caso, agli italiani alle prese con il dramma del Covid. Parole che lasciano intendere come le elezioni anticipate al momento restino fuori dalla porta. Il Paese ha bisogno rapidamente di un governo, ha sottolineato, per non essere “esposto agli eventi” generati dalla pandemia. “L’Italia come tutti i Paesi di ogni parte mondo – ha rilevato Mattarella – sta affrontando nuove pericolose offensive della pandemia da sconfiggere con una diffusa, decisiva campagna di vaccinazione. A questa emergenza si aggiungono una pesante crisi sociale, con tanti nostri concittadini in gravi difficoltà e pesanti conseguenze sulla nostra economia. Queste ulteriori emergenze possono essere fronteggiate soltanto attraverso l’utilizzo rapido ed efficace delle grandi risposte predisposte dall’Unione europea. Come è evidente – ha aggiunto – le tre emergenze sanitaria, sociale, economica richiedono immediati provvedimenti di governo”.

Per il capo dello Stato “è doveroso quindi dare vita presto a un governo con un adeguato sostegno parlamentare per non lasciare il nostro Paese esposto agli eventi in questo momento così decisivo per la sua sorte”. Frasi nette, rivolte ai cittadini per assicurare loro che lavorerà per far nascere un governo nel più breve tempo possibile. Una urgenza che ovviamente esclude il ricorso alle elezioni, che per essere svolte hanno bisogno di tempi certamente più lunghi di quelli indicati dal capo dello Stato. Insomma un governo ci vuole, ha sottolineato Mattarella che ha incaricato Fico di verificare innanzitutto se esista ancora un futuro a Palazzo Chigi per il premier Giuseppe Conte o se ci siano altri nomi attorno cui è possibile coagulare il consenso della maggioranza dei partiti. “Nei colloqui svolti qui al Quirinale in queste trentadue ore con le forze politiche e parlamentari – ha chiarito Mattarella – è emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai gruppi che sostenevano il governo precedente (è di queste ore una sorta di ripresa di dialogo tra l’Italia viva di Matteo Renzi e i grillini, dopo gli scontri verbali, i veti degli ultimi giorni – ndr) . Questa disponibilità a me manifestata nel corso delle consultazioni va peraltro doverosamente verificata nella sua concreta praticabilità”.

Insomma un discorso non scontato quello del capo dello Stato lasciando però intendere come la doverosa esplorazione affidata a Fico (non nuovo a questo incarico e sicuramente un esponente di peso, in quota progressista certamente, del Movimento 5 Stelle attraversato in questi ultimi mesi da fortissimi mal di pancia interni) sia forse da considerare l’ultima possibilità per il governo e per i partiti per agire per il bene dell’Italia. Di fronte ad un fallimento dell’incarico affidato al presidente della Camera, con ogni probabilità ci sarebbe un nuovo giro di consultazioni per la ricerca di una maggioranza in grado di sostenere un governo. Ma la cosa non sarebbe certo facile e certificherebbe l’impossibilità di trovare una coalizione, conducendo a un governo istituzionale e poi al voto. Ma è quello che Mattarella sta cercando di evitare, chiedendo a Fico di fargli capire se ci siano concrete possibilità perché formazioni politiche si mettano insieme per realizzare quel patto di legislatura, qual quadro di programmi da realizzare più volte sollecitati dal Colle. askanews

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