Mattarella lunedì a Berlino per rilanciare rapporti con la Merkel

Mattarella lunedì a Berlino per rilanciare rapporti con la Merkel
27 febbraio 2015

di Enzo Marino

La Germania rappresenta per l’Italia un partner privilegiato, con alla base un forte rapporto – sia economico (sono i Paesi Ue con il maggior interscambio e le due maggiori potenze manifatturiere) che politico – che deve essere rinnovato a tutti i livelli. Una partnership, quella tra Roma e Berlino, che al di là della dialettica serrata esistente deve essere rilanciata perché ciò serve sia all’Unione europea che al mondo. E’ questo il senso della visita che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, compirà a Berlino lunedì prossimo, 2 marzo, dove incontrerà tra gli altri il Presidente della Repubblica federale di Germania, Joachim Gauck, e la cancelliera Angela Merkel. È il primo impegno fuori confine del Capo dello Stato, a un mese esatto dal suo insediamento, che prevede, oltre a Berlino, il giorno successivo, martedì 3 marzo, la visita a Bruxelles con incontri con i vertici istituzionali dell’Ue.

IL DIALOGO L’incontro di Berlino, è stato spiegato in un briefing alla stampa al Quirinale, si inserisce in quel rapporto privilegiato tra Italia e Germania che è stato costruito negli anni dai presidenti Ciampi e Napolitano. Una visita, è stato però ribadito alla luce delle presunte frizioni tra i due Paesi sulla gestione della crisi economica europea, che avviene in sintonia con la linea sin qui sostenuta dal governo di Matteo Renzi. Perché, viene spiegato, è difficile immaginare due velocità tra governo e presidenza della Repubblica. La visita a Berlino di Mattarella rappresenta un primo momento di dialogo del neo Capo dello Stato sul fronte europeo, con sullo sfondo la stabilità dell’Ue come elemento fondamentale. Il rapporto con Berlino è importantissimo, viene sottolineato: Italia e Germania sono i Paesi europei che hanno il maggior interscambio commerciale e forse i rapporti (ad ogni livello) più forti tra loro. È significativo infatti che la prima visita l’estero del nuovo presidente coincida con l’ultimo atto pubblico del suo predecessore, Giorgio Napolitano, che incontrò a Torino, prima di lasciare il Colle, il presidente della Germania, Gauck.

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LA SIMPATIA E’ insomma, quella di Mattarella, una visita simbolo, compiuta con lo scopo di riannodare su tutti i piani i rapporti con la Germania. Nel corso del briefing, quasi a spiegare la scelta del viaggio, viene sottolineato come gli uffici del Colle siano rimasti colpiti dall’attenzione riservata dalla stampa tedesca all’elezione di Sergio Mattarella. Per questo c’è la volontà di ricreare quel clima di grande simpatia, di empatia nei rapporti tra i due Paesi. Anche perché si deve continuare, evidentemente, ad immaginare una partnership che serva all’Unione europea e al mondo. Mattarella, dopo il suo passaggio berlinese, si recherà il giorno dopo a Bruxelles, per incontrare i vertici dell’Unione europea. I colloqui avranno senza dubbio sullo sfondo la situazione economica europea e in particolare quella del nostro Paese. E si svilupperanno, viene fatto notare dal Colle, seguendo quella richiesta di maggiore flessibilità economica avanzata dal governo Renzi ed appoggiata con forza dal predecessore di Mattarella. Il capo dello Stato farà le sue riflessioni – sia con Merkel che con i vertici Ue – partendo dal fatto che la maggiore flessibilità applicata ha portato i suoi frutti, a partire dallo spread arrivato sotto i 100 punti. Tutti elementi che fanno ritenere all’Italia – ed è questo uno dei messaggi di cui certamente sarà portatore Mattarella – di volere e dovere continuare a lavorare insieme alla Germania, pur in presenza a volte di frizioni e forte dialettica.

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