L’obiettivo è non perdere tempo. Per questo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato un mandato esplorativo alla presidente del Senato, molto breve e circoscritto: due giorni appena per riferire, entro venerdì, se centrodestra e Cinque stelle hanno intenzione di superare i veti che hanno impedito fin qui la formazione di un governo. Alle 11 di questa mattina Elisabetta Alberti Casellati è salita al Quirinale per un colloquio di circa mezz’ora con il capo dello Stato al termine del quale il segretario generale Ugo Zampetti ha chiarito la durata e i termini di quello che, è stato più volte puntualizzato, è un mandato e non un incarico: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale la Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati, e le ha affidato il compito di verificare l’esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di Centrodestra e il Movimento Cinque Stelle e di un’indicazione condivisa per il conferimento dell’incarico di Presidente del Consiglio per costituire il Governo. Il Presidente della Repubblica ha chiesto alla Presidente del Senato di riferire entro la giornata di venerdì”.
Casellati consulterà solo una parte dei gruppi parlamentari
La scelta della seconda carica dello Stato è stata dettata sia dalle statistiche storiche che dalla peculiare figura della presidente, esponente di Forza Italia e di quel centrodestra che dovrà consultare, ma anche la più votata in Parlamento anche dai cinque stelle, ossia i due schieramenti che hanno prevalso alle elezioni del 4 marzo e ai quali per primi spetta l’onere di esprimersi sul governo. Di qui anche la ragione per la quale Casellati consulterà solo una parte dei gruppi parlamentari, ossia quelli coinvolti nel tentativo di formazione dell’esecutivo, da quanto gli stessi hanno dichiarato nel secondo giro di consultazioni al Colle. Mattarella sta mantenendo fede all’impegno preso a fine anno nel messaggio agli italiani: tener conto della volontà degli elettori, dei partiti e del Parlamento. Di qui discende che la prima tappa dell’esplorazione doveva partire dall’ipotesi di alleanza tra centrodestra e Cinque stelle.
Gli scenari in caso di fallimento
Gli scenari che si apriranno in caso di fallimento sono tutti da definire, il Presidente della Repubblica non ha tantissime frecce al suo arco: o da un incarico pieno, o un pre incarico o un altro mandato esplorativo, da ultimo c’è anche l’estrema ratio dello scioglimento delle Camere. E non è escluso neppure che ci sia un supplemento di indagine per la presidente del Senato se entro venerdì dovesse chiedere più tempo. Ipotesi che al momento appare alquanto lontana a giudicare dalle dichiarazioni poco concilianti degli attori in campo: sia il centrodestra che i pentastellati, infatti, non sembrano per ora aver mosso un passo gli uni verso gli altri. Casellati comunque, fedele al mandato ricevuto, ha già convocato per oggi pomeriggio il primo giro di colloqui: si comincia alle 16.30 con il Movimento Cinque Stelle, quindi i tre gruppi distinti della coalizione di centrodestra: alle 17.30 la Lega, alle 18.30, Forza Italia, alle 19.30 Fratelli d’Italia.