Nel 2021 le esportazioni italiane verso la Russia hanno pesato per l’1,5% del totale mentre le importazioni per il 3%, rispettivamente pari a 7,7 miliardi di euro e 14 miliardi circa. E’ quanto emerge dal focus su Russia e Ucraina dell’Area Studi di Mediobanca contenuto nel rapporto sulle multinazionali industriali mondiali. Sul fronte dell’export, il principale mercato è quello dei “macchinari e apparecchiature” (2,1 mld), seguito dall’abbigliamento (863 mln). Per quanto riguarda l’import, svetta al primo posto il settore “prodotti delle miniere e delle cave”, che include petrolio e gas, per 8,4 miliardi, seguito da “prodotti della metallurgia” per 3,1 miliardi.
Per quanto riguarda il gas, l’Italia ne importa il 38% dalla Russia, meno della Germania (46%), ma più della Francia (20%) che dipende solo per un quinto della propria fornitura dal Paese russo. La principale fonte di gas francese è infatti la Norvegia. La Spagna (11%) non è uno dei principali clienti della Russia: i maggiori partner commerciali del Paese sono Algeria e Stati Uniti. Il Regno Unito (3%) attinge metà della propria fornitura di gas da fonti nazionali e importa principalmente da Norvegia e Qatar. Fra i principali Paesi europei, l’Austria risulta la più dipendente dal gas russo (80%). La Repubblica ceca dipende per l’86%, la Slovacchia per l’88%, la Lituania per il 100%.