Politica

Medvedev avverte: attacco Usa ai russi significa Guerra Mondiale

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha lanciato un nuovo monito sui social, dichiarando che un attacco americano contro obiettivi russi segnerebbe l’inizio di una guerra mondiale. Questo avvertimento segue le dichiarazioni del ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, il quale, in un’intervista al Guardian, ha affermato che gli Stati Uniti hanno minacciato di “annientare” il contingente russo in Ucraina nel caso in cui Mosca decidesse di utilizzare armi nucleari sul campo.

Medvedev ha replicato con toni severi: “In primo luogo, gli yankee non hanno ancora detto nulla del genere, perché sono più cauti dei polacchi. In secondo luogo, un attacco americano ai nostri obiettivi significherebbe l’inizio di una guerra mondiale e qualsiasi ministro degli Esteri, anche di un Paese come la Polonia, deve capirlo”. Inoltre, Medvedev ha fatto riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente polacco Andrzej Duda, che ha espresso il desiderio di schierare armi nucleari tattiche in Polonia. “Varsavia non rimarrà in disparte e riceverà sicuramente la sua quota di ceneri radioattive”, ha aggiunto Medvedev su X.

Queste dichiarazioni forti non sono nuove nel contesto della retorica di Medvedev, che negli ultimi due anni ha frequentemente minacciato l’uso dell’arma atomica. Medvedev ha ribadito che “l’esistenza dell’Ucraina è fatale per gli ucraini stessi” e che “la presenza di uno Stato indipendente sui territori storici russi sarà una ragione costante per la ripresa delle ostilità”. Ha inoltre minacciato ritorsioni contro la Gran Bretagna se Londra decidesse di schierare truppe in Ucraina.

Questi toni aggressivi di Medvedev sono emblematici dell’escalation di tensione tra Mosca e il blocco occidentale. Le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo riflettono una posizione intransigente e una chiara intenzione di mantenere alta la pressione nei confronti dei paesi occidentali che sostengono l’Ucraina nel conflitto in corso. La situazione rimane altamente volatile e le parole di Medvedev sottolineano i rischi potenziali di un conflitto su scala globale in caso di ulteriori provocazioni o interventi diretti da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati.

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