Il meglio di Domenico Modugno in un album
Per celebrare il 60° anniversario del celebre brano Volare
Esce il 23 novembre per Warner Music “Un cilindro, un fiore e un frack”, la raccolta che racchiude i momenti più importanti della carriera di Domenico Modugno e che vuol celebrare il 60° Anniversario del brano italiano più celebre al mondo: “Nel blu dipinto di blu” aka Volare. L`album è composto da 3 CD con i brani rimasterizzati dai nastri originali. Nel terzo CD sono presenti le versioni di artisti come Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Juliette Gréco, Jovanotti, Stylophonic, Malika Ayane e altri ancora, che negli anni hanno interpretato “Nel blu dipinto di blu”.
A completamento della raccolta troviamo inoltre le bonus track di Negramaro con “Meraviglioso” e Massimo Ranieri con “Amara terra mia”. Tante piccole “chicche” che ci fanno comprendere la bravura e il genio del nostro Mimmo nazionaleàun autore e interprete veramente unico! Domenico Modugno era un artista completo, cantante prima di tutto, ma anche attore, scrittore, attento osservatore della realtà che lo circondava. Dopo qualche anno di gavetta raggiunse il successo nel modo più strepitoso e incredibile possibile, vincendo il Festival di Sanremo con “Nel blu dipinto di blu” nel 1958, unica canzone italiana a vendere in tutto il mondo, persino negli Stati Uniti, mercato già da allora ostile alla musica melodica italiana.[irp]
Improvvisamente famoso, Domenico Modugno si ritrovò a dover affrontare tutte le richieste che arrivavano dall`America, dalla Francia, dalla Spagna, che lo volevano ospite dei loro programmi televisivi. Prima di tutto ciò il cantante pugliese aveva già calcato le classifiche con “Vecchio frack” e “Musetto” nel 1956 e “Strada `nfosa” nel 1957, ma niente in confronto a quello che successe nel 1958. L`anno successivo doppiò il successo sanremese con “Piove (ciao ciao bambina)”, e anche in questo caso il mondo spalancò le porte al fenomeno del momento. Domenico Modugno non poteva chiedere niente di più. Capace di raggiungere il successo, riuscì anche a confermarlo. Era entrato nel cuore del pubblico italiano e del mondo. Gli anni a seguire lo videro anche protagonista di successi teatrali come “Rinaldo in campo” (1961) e di altre edizioni del Festival di Sanremo: con “Libero” (1960) dove giunse secondo e con “Addio addio” (1962) che lo vide di nuovo vincitore.