Meloni a Caivano: siamo qui per riportare la presenza dello Stato

Meloni a Caivano: siamo qui per riportare la presenza dello Stato
Giorgia Meloni
1 settembre 2023

 La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata nella scuola superiore ‘Francesco Morano’ di Caivano. La premier è stata accolta dalla preside dell’istituto che le ha donato un mazzo di fiori. Per la Meloni è il secondo appuntamento nel comune napoletano; in precedenza aveva incontrato, in forma privata, nella parrocchia San Paolo Apostolo nel Parco Verde insieme ai ministri dell’Interno, dell’Istruzione e dello Sport, Matteo Piantedosi, Giuseppe Valditara e Andrea Abodi, il prefetto di Napoli Claudio Palomba e don Patriciello.

La presidente del Consiglio, nelle scorse ore, ha ricevuto minacce via social da chi le contesta la stretta sul Reddito di cittadinanza: a Caivano, quindi, l’allerta è stata massima. La prima tappa per la premier è stata la chiesa di San Paolo Apostolo. Entrata da un ingresso laterale, è stata accolta da un coro di persone che la acclamavano. In chiesa ad attenderla c’erano il parroco don Maurizio Patriciello e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, oltre al prefetto di Napoli Claudio Palomba. Meloni e don Patriciello hanno avuto un colloquio privato che è durato 40 minuti. L’incontro si è svolto nell’ufficio parrocchiale, alla presenza del prefetto di Napoli Claudio Palomba e del vescovo Angelo Spinillo. Poi la premier si è spostata alla scuola superiore Francesco Morano di Caivano, al Parco Verde, per partecipare alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza dell’area. 

 

La premier

 

“Siamo qui per riportare la presenza seria, autorevole, costante dello Stato e delle istituzioni che in territori come questo spesso non sono stati sufficientemete percepiti o presenti”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine della sua visita a Caivano. La premier ha visitato il Parco Verde, il rione dove si sono consumati abusi su delle ragazzine di 11 e 12 anni. “Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo significa che qui si è consumato un fallimento da parte dello Stato e delle istituzioni nonostante degli sforzi siano stati fatti”.

“Non siamo venuti qui a limitarci alla pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti qui a dire che intendiamo agire e metterci la faccia: il messaggio principale è che in Italia non possono esistere zone franche”. Imponenti le misure di sicurezza dopo le minacce a Meloni e il rischio di proteste contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. La premier ha risposto all’invito del parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, don Maurizio Patriciello, con cui ha avuto un incontro privato. Il parroco ha fatto un appello al governo a oscurare i siti porno ai minori.

 

 

Meloni ha poi presieduto la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in una scuola e ha dichiarato di voler “coinvolgere l’intero governo sulla fermezza dello Stato contro l’illegalità, la criminalità, la droga. Questo territorio sarà radicalmente bonificato – ha detto – vi assicuro che voi vedrete presto i frutti di questa visita del governo oggi sul territorio”. E sul centro sportivo, che sembra essere stato il luogo degli abusi, abbandonato da anni e in stato di degrado, ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è riaprire il centro sportivo entro la prossima primavera”. Meloni e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, inoltre, si sono incontrati in aeroporto a Capodichino a Napoli, poco prima della partenza della premier per la Grecia. L’incontro, durato poco meno di mezz’ora, è stato l’occasione per fare il punto sulle misure da adottare a Caivano, dove la premier si è recata questa mattina.

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