Giorgia Meloni chiama Berlusconi, dopo trattativa centrodestra ritrova unità su Mes

la leader di FdI: “Orgogliosa di aver promosso una risoluzione unitaria”

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Raccontano che ieri mattina Giorgia Meloni abbia chiamato Silvio Berlusconi per chiedergli alla Camera una risoluzione unitaria sul Mes, in nome dello spirito di coalizione. Prima della telefonata, infatti, Forza Italia era pronta a presentare un testo suo per marcare le differenze con Lega e Fratelli d’Italia. Il Cav avrebbe accolto la richiesta per preservare l’unità del centrodestra. A gestire la ‘pratica’ per il partito azzurro, riferiscono fonti parlamentari, sarebbe stata Maria Stella Gelmini, impegnata a mediare all’interno del partito diviso su un argomento molto tecnico e delicato. Informata del contatto tra Meloni e Berlusconi, il capogruppo azzurro a Montecitorio avrebbe valutato i pro e i contro di un testo unitario: meglio rivendicare le differenze con gli alleati e le loro posizioni troppo estremiste sul fondo Salva-Stati o evitare il rischio di rimanere con il cerino in mano e la rottura del centrodestra, visto che Carroccio e Fdi avrebbero comunque sottoscritto la stessa mozione? Alla fine, solo dopo una lunga trattativa tra i capigruppo Gelmini, Francesco Lollobrigida (Fdi) e Riccardo Molinari (Lega) si sarebbe arrivati a un compromesso.

Forza Italia, in particolare, raccontano fonti parlamentari di centrodestra, avrebbe dato il suo ok una volta avute le garanzie sull’espunzione dal testo di tutte le criticità considerate inaccettabili (a cominciare da alcuni passaggi sull’Europa). Decisivo sarebbe stato il contributo tecnico del presidente della commissione Bilancio, il leghista Claudio Borghi, del presidente della Giunta per le autorizzazioni di Fdi, Andrea Delmastro Delle Vedove e del responsabile economico forzista Renato Brunetta. Soddisfatta Meloni che dice all’Adnkronos: ”Sono orgogliosa di aver promosso la stesura e la presentazione di una risoluzione unitaria. Oggi Fdi, Lega e Fi si presentano uniti in una battaglia campale per la difesa dell’interesse nazionale italiano”. Gelmini assicura: ”E’ un altro mattone importante per l’unità della coalizione nel rispetto della visione europeista di Fi, che non significa rinunciare a difendere gli interessi dell’Italia”.