L’APPELLO “Denunceremo – assicura Meloni – che questa operazione non è sincera ma serve a portare consensi ‘di destra’, molti dei quali raccolti nel Mezzogiorno, a chi sostiene il referendum per la secessione del Veneto, a chi vuole rafforzare il centralismo regionale anziché smantellarlo per costruire un nuovo federalismo dei comuni e dei distretti, a chi di giorno gioca a prendere le distanze da Berlusconi ma di notte torna sempre nel porto sicuro di Arcore. E siamo pronti a farlo a partire dalle regioni in cui si vota, perché per noi la linearità dei comportamenti è decisiva e se non la vediamo abbiamo già dimostrato di avere il coraggio di correre da soli”. “Vogliamo continuare ad accogliere – ha concluso Meloni – quanti in buona fede hanno creduto che questi valori potessero trovare cittadinanza in altri contenitori e oggi, delusione dopo delusione, si stanno ricredendo. È un appello che rivolgiamo alle anime ancora disperse della destra, a quanti non si rassegnano alla deriva renziana di Forza Italia e NCD, persino a chi ha creduto che l’ansia di pulizia e rinnovamento della Destra potesse incarnarsi nel vaffa di Grillo. Lo diciamo a chi fa politica, ma ancor di più vogliamo dirlo ai tanti elettori spaesati in cerca di una casa. E lo diciamo con ancora maggior energia oggi, nella fase in cui alcune idee forza della destra sembrano venire incarnate con efficacia dalla Lega di Salvini”.