Le principali aree di tensione internazionali, in primo luogo Ucraina e Indo-Pacifico; l’Africa e le migrazioni; i rapporti con la Cina (e la Via della Seta); la partnership bilaterale tra Italia e Usa. Sono questi alcuni dei temi al centro dell’incontro in programma oggi alla Casa Bianca a Washington tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente americano, Joe Biden. I due si sono incontrati più volte, a margine dei summit internazionali (l’ultima volta appena poche settimane fa al vertice Nato di Vilnius) ma per Meloni è la prima missione da premier nella capitale Usa: un appuntamento molto atteso, la cui preparazione, nei mesi scorsi, aveva subìto qualche rallentamento per alcuni ‘inciampi’ nei rapporti, come la fuga dall’Italia del magnate russo Artem Uss.
La visita di oggi, fanno notare fonti diplomatiche italiane, sarà l’occasione per ribadire la “solidità” dell`alleanza transatlantica e i “profondi legami” fra Italia e Usa, che intendono rafforzare ulteriormente il loro partenariato. Verranno dunque discussi i comuni interessi strategici, incluso l’impegno condiviso nel continuare a sostenere pienamente l’Ucraina di fronte all’aggressione della Russia e a lavorare per una pace “giusta e duratura”.
Nell’agenda internazionale ci sono però anche l’Indo-Pacifico, area verso cui l`Italia è sempre più proiettata, e il Sud globale dove Roma intende garantire una forte attenzione all’Africa. A questo proposito, l’incontro di Washington arriva subito dopo la Conferenza di Roma sulla migrazione e lo sviluppo e il Vertice Fao e a poche settimana dalla firma dell’accordo tra Ue e Tunisia. Meloni informerà Biden degli sviluppi e porrà l’accento sull`attuale strategia italiana verso il Mediterraneo e l`Africa, con il doppio obiettivo di sostenere lo sviluppo e limitare i flussi migratori irregolari.
Una strategia che, ribadirà, sarà condensata nel cosiddetto ‘Piano Mattei’ che sarà presentato a novembre. Per l’Italia la centralità mediterranea, l`attenzione sull’Africa, la questione delle risorse allo sviluppo e dell’attenzione anche alla stabilità come elemento di sicurezza, devono essere priorità che riguardano tutti gli alleati e i partner e che devono essere affrontate in tutte le sedi internazionali e su questa linea – assicurano le fonti – dall’amministrazione Biden sono giunti “segnali di apprezzamento”.
Questi temi saranno tra l’altro al centro del G7 2024 a guida italiana, su cui Meloni e Biden avranno un confronto. Al centro del colloquio anche il dossier Cina. L’Italia deve sciogliere il ‘nodo’ del Memorandum sulla Via della Seta, in scadenza. Domenica scorsa la premier ha assicurato che Biden non le ha mai “posto la questione”, ma in realtà dagli Usa sono arrivati nei mesi scorsi pressanti inviti a uscire dall’accordo.
Il faccia a faccia con Biden potrebbe essere il momento per ufficializzare al capo della Casa Bianca la decisione italiana di non rinnovare l’intesa. Cosa che irrita Pechino, che nelle ultime ore ha invitato la premier a decidere “senza le influenze del presidente americano”. L’esito sembra però ormai scontato: la linea italiana, spiegano le fonti diplomatiche, è che la Cina è un “interlocutore imprescindibile” nelle relazioni internazionali e Roma intende perseguire un rapporto “equilibrato” e di “dialogo responsabile”.
Espressione diplomatica che sembra di poter tradurre come: i rapporti economici continuano, ma senza alleanze strategiche. Come del resto fanno tutti gli altri Paesi europei. La premier è arrivata nella capitale Usa nella notte italiana. In mattinata (nel pomeriggio italiano) Meloni sarà anche in visita al Congresso, per incontri bipartisan con i leader della House of representatives e del Senato e dichiarazioni congiunte con lo speaker Kevin McCarthy. Poi resterà a Washington anche venerdì per una visita al cimitero di Arlington e altri incontri.