Nell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva (uno dei più lunghi del governo Meloni, tre ore) arriva a sorpresa una ‘pre-manovra’. A portarla nella seduta di ieri – su sollecitazione della stessa premier – è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anche se a spiegarla in conferenza stampa è stato Matteo Salvini. Il Cdm, ha annunciato il vice premier e ministro delle Infrastrutture, ha approvato un prelievo sugli extraprofitti della banche che verrà utilizzato per sostenere le famiglie per il pagamento dei mutui per la prima casa e per il taglio delle tasse. “L’innalzamento dei tassi della Bce – ha detto Salvini – ha portato a un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori e i correntisti. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche. Non stiamo parlando di qualche manciata di milioni ma si possono ipotizzare alcuni miliardi. E’ un provvedimento di equità”.
Le proiezioni stimano un incasso di 3 miliardi. Il prelievo varrà per i bilanci 2022 e 2023 e scatterà se il margine di interesse registrato nel 2022 “eccede per almeno il 3%” il valore dell’esercizio 2021. La percentuale sale al 6% confrontando il 2023 col 2022. In questo modo Meloni punta a recuperare alcune risorse in vista della legge di Bilancio, che si presenta in salita per i vincoli dei conti pubblici e anche per il rallentamento dell’economia. La premier proprio di questo aveva parlato mercoledì scorso con il titolare del Mef. Per il resto il Cdm ha dato via libera al decreto asset e al decreto giustizia, che contiene anche l’innalzamento delle pene per i piromani. Il primo contiene, tra le altre cose, le norme per il servizio di taxi. Per il settore è stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possano bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata, rispetto all’assetto normativo previgente.
Esclusa l’ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive. Analoghe semplificazioni e accelerazioni per le procedure inerenti le licenze temporanee, prorogabili per 24 mesi. Per l’acquisto dei taxi necessari all’esercizio delle nuove licenze è previsto il raddoppio dell’ecobonus, stesso beneficio riconosciuto agli Ncc. Interventi anche contro il caro-voli: viene vietata la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aree, modulata in relazione al tempo della prenotazione se la fissazione è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole e avviene o durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale e se conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo. Viene inoltre considerata “pratica commerciale scorretta” l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe – da e per le isole, ossia laddove sussistono esigenze di continuità territoriale – basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico.
Passata anche la norma per la deroga al tetto dei compensi per i super esperti che lavoreranno per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. “Se dobbiamo prendere un ingegnere che lavora in Ferrovie o all’Anas, dobbiamo garantire loro quanto meno lo stesso stipendio che prendono oggi, l’obiettivo è di coinvolgere anche giovani laureati. Zero polemiche e si va avanti”, ha detto Salvini. Meloni sarà al lavoro anche questa settimana e venerdì, prima delle ferie, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, potrebbe incontrare le opposizioni per un primo confronto sul tema del salario minimo.