Meloni difende l’Italia e Mattarella: “Gli insulti russi offendono l’intera Nazione”

L’attacco di Mosca ha unito, in una rara convergenza, tutto l’arco politico italiano

Giorgia Meloni (1)

Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni è intervenuta con fermezza in difesa del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Italia tutta, dopo le durissime accuse rivolte da Mosca. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, aveva definito “oltraggiosi e palesemente falsi” i paralleli storici tra l’aggressione russa in Ucraina e il progetto del Terzo Reich in Europa, avanzati da Mattarella durante un discorso a Marsiglia.

“Gli insulti della portavoce del Ministero degli Esteri russo offendono l’intera Nazione italiana, che il Capo dello Stato rappresenta”, ha dichiarato Meloni, esprimendo la sua piena solidarietà, così come quella dell’intero governo, a Mattarella. Il presidente della Repubblica, ha sottolineato la premier, “da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina”.

L’attacco di Mosca ha unito, in una rara convergenza, tutto l’arco politico italiano. A fianco di Meloni si sono schierati i presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, che hanno definito le affermazioni di Zakharova “offensive e fuori luogo”. Anche il vicepremier Antonio Tajani ha voluto rinnovare, a nome di Forza Italia, la “piena fiducia nell’operato del capo dello Stato, riconosciuto da tutti come un autorevole uomo di pace”.

Il sostegno a Mattarella è arrivato anche dalle opposizioni. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha affermato: “La comunità democratica si riconosce pienamente nelle parole e nell’azione del Capo dello Stato, custode della Costituzione e della democrazia”. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha giudicato “intollerabili” gli attacchi al presidente, mentre altri esponenti di maggioranza e opposizione, tra cui Carlo Calenda (Azione), hanno espresso solidarietà.

Il discorso di Mattarella a Marsiglia, pronunciato il 5 febbraio in occasione del conferimento del dottorato honoris causa dall’università Aix-Marseille, aveva lanciato un monito contro il riemergere dei protezionismi e il rischio di ripetere gli errori del passato. “La crisi economica mondiale del 1929 scosse le basi dell’economia globale e alimentò una spirale di protezionismo, di misure unilaterali, con il progressivo erodersi delle alleanze”, aveva ricordato il presidente, sottolineando come “l’odierna aggressione russa all’Ucraina” abbia una natura simile a quella delle guerre di conquista del Terzo Reich.

Il Quirinale, dal canto suo, ha fatto sapere che Mattarella è “assolutamente sereno” e rimanda al suo discorso di Marsiglia come unica risposta alle accuse russe. Intanto, l’Italia dimostra un raro fronte unito, con Meloni in prima linea a difendere non solo il presidente della Repubblica, ma anche i valori di libertà, democrazia e pace che egli rappresenta.