Giorgia Meloni torna da Berlino con la firma del Piano d’Azione italo-tedesco e con qualche piccolo passo avanti nella complessa trattativa sul nuovo Patto di stabilità e crescita, da approvare entro il 31 dicembre per evitare il ritorno alle vecchio regole. Proprio la posizione della Germania sui parametri per il rientro dal deficit è uno degli “scogli” più difficili da superare per l’Italia e Meloni ne ha parlato oggi a quattr’occhi con il cancelliere Olaf Scholz. Un confronto che ha dato “frutti” per la premier, con il cancelliere che conferma: “Siamo vicini come mai prima d’ora a un risultato”.
Il concetto che la presidente del Consiglio ha espresso al collega è che l’Italia non vuole una “politica di bilancio allegra” perché “siamo un governo serio”, però chiede “la protezione degli investimenti: secondo noi è importante che i parametri tengano conto degli sforzi per favorire le transizioni e le scelte strategiche”. Da parte sua per Scholz “il criterio di stabilità deve avere un ruolo importante” ma “non vogliamo che un Paese debba seguire un programma di austerity”. Per parlare di cifre e parametri è presto, ma per il cancelliere “sono in corso buone discussioni” e sono stati fatti “passi avanti” sulla “buona strada”. In realtà però la strada, spiegano fonti a conoscenza del dossier, è ancora in salita. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ne ha parlato con il collega tedesco Lindner ed è tornato a chiedere che la riduzione di debito e deficit sia “graduale, realistica e sostenibile” ma c’è ancora molto lavoro da fare da qui all’Ecofin dell’8 dicembre.
Al centro del bilaterale anche il tema delle migrazioni. In conferenza stampa Meloni dice di condividere con Scholz “la necessità che vada implementato il lavoro relativo al cambio di visione dell’Ue” concentrandosi sulla “dimensione esterna”. Da parte sua il cancelliere ‘promuove’ l’accordo con l’Albania, “che è tutto all’interno del diritto e delle regole europee”. Accordo che – garantisce la premier – “faremo di tutto perché possa essere pioneristico”. Prima dell’inizio del vertice intergovernativo Meloni e Scholz hanno partecipato insieme alla conference call che ha chiuso il G20 a presidenza indiana, a cui si è collegato – per la prima volta dall’inizio della guerra – Vladimir Putin. Il presidente russo ha espresso la convinzione che occorra “pensare a come fermare” la “tragedia” della guerra in Ucraina.
La Russia potrebbe in ogni momento “facilmente” riportare la pace in Ucraina – gli ha replicato Meloni – “ritirandosi dai territori illegalmente occupati” e ristabilendo la “sovranità” e la “piena integrità” territoriale dell’Ucraina. Sia lei che il cancelliere hanno poi ribadito, in conferenza stampa, il “pieno sostegno a Kiev” a 360 gradi, anche con un impegno per la ricostruzione: proprio in Germania e Italia si terranno le prossime conferenze sul tema. Per quanto riguarda il Medio Oriente, ha assicurato Meloni, tra Italia e Germania c’è “piena convergenza sulla crisi medio-orientale fin dall’inizio. Sosteniamo Israele e il suo diritto a difendere la sua sicurezza, i suoi cittadini, i suoi confini” e “siamo concordi” nel sottolineare la necessità di “rispettare il diritto internazionale e tutelare i civili.
Crediamo che Hamas si faccia scudo dei civili e per svelare il bluff” serve una “soluzione strutturale” con “due popoli due Stati”.
Nell’ambito del vertice intergovernativo (a cui hanno partecipato i ministri italiani a Esteri, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Lavoro e Università e gli omologhi tedeschi), Meloni e Scholz hanno firmato il Piano d’Azione che definisce Italia e Germania come “partner strategici” che “condividono la visione comune di un’Europa forte, solidale e sovrana”. Per questo prevede il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo su cinque capitoli tematici: economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura.
“La nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Il piano di azione innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello. È una buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa”, ha detto Meloni. A margine dei lavori anche un Business Forum con i vertici di varie imprese di entrambi i Paesi, nell’ottica di promuovere la cooperazione economica. A questo proposito, nel corso del loro incontro Meloni e Scholz hanno parlato tra le altre cose del dossier Ita-Lufthansa. “Siamo pronti la settimana prossima – ha annunciato Meloni – ad inviare la notifica alla Commissione Ue. Auspichiamo una soluzione immediata e velocità nel chiudere il dossier perchè credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro”. La stessa rapidità chiesta anche dal cancelliere che auspica “un trattamento veloce, giusto ed equo”.