Rilanciare i rapporti, Meloni negli Emirati Arabi

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Previste firme intese a livello istituzionale ma anche accordo Eni-Adnoc

meloni

Obiettivo della missione: rilanciare i rapporti, relegare a ‘fatti del passato’ sia la vicenda Alitalia-Ethiad che il blocco dell’export di armi deciso dall’allora premier Giuseppe Conte che negli ultimi anni avevano così sensibilmente incrinato le relazioni. Dopo essere stata in India, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è atterrata ad Abu Dhabi per una visita di due giorni (oggi per lo più riservata a impegni privati) che domani vede in agenda l’incontro con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan.

I due leader discuteranno di accordi commerciali ed energetici di ambiente e clima e di una più stretta collaborazione in vista della Conferenza internazionale sul clima di fine anno. Al termine dell’incontro è prevista la firma di una dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico e una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28 che si terrà proprio a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023. 

Appena atterrata la premier, accompagnata dal ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, è stata accolta dall’ambasciatore d’Italia negli Emirati, Lorenzo Fanara, e ha avuto un colloquio con Sultan Al Jaber che oltre a essere ministro dell’Industria e della tecnologia avanzata e presidente designato della Cop28, è anche il Ceo di Adnoc (Abu Dhabi National Oil Company), la compagnia petrolifera nazionale, che domani firmerà con Eni un accordo di cooperazione, che – viene spiegato – per l’Italia si tradurrà principalmente in trasferimento di know how e tecnologie. Eni – che sarà rappresentata dall’amministratore delegato Claudio Descalzi – è presente negli Emirati Arabi Uniti dal 2018 nei settori dell’esplorazione, sviluppo e produzione di idrocarburi, nella raffinazione, nel trading e nella chimica.

La visita di Meloni, al di là delle questioni commerciali, serve però proprio a ridare slancio alle relazioni bilaterali sfilacciate dopo che Giuseppe Conte aveva stoppato l’uso delle armi italiane per Arabia Saudita e Yemen. Un tema che, pur non inserito tra quelli indicati ufficialmente in agenda, potrebbe essere affrontato nel colloquio. D’altra parte, questa due giorni è stata ‘anticipata’ da una serie di iniziative diplomatiche tra cui particolare importanza viene data alla visita dello scorso 7 febbraio del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aveva incontrato il suo omologo, Mohammed bin Ahmed Al Bowardi. 

Gli Emirati arabi vengono considerati un importante partner dall’Italia in molti settori, compreso quello culturale: ad Abu Dhabi è stato recentemente inaugurato il primo istituto italiano di cultura nell’area del Golfo. Ma nel Paese in generale sono presenti oltre 600 imprese italiane, di grandi ma anche piccole e medie dimensioni attive nei settori dell’energia, delle costruzioni, dei beni di consumo, della sicurezza.