Neppure Fratelli d’Italia pensava, in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia, di andare oltre il 30 per cento. “Vogliamo vincere, non stravincere” confidava ai suoi Luca de Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore, parlamentare e leader regionale di Fdi. Invece Giorgia Meloni in Veneto ha doppiato la Lega (di Matteo Salvini, ma anche di Luca Zaia) e in Friuli Venezia Giulia l’ha superata di tre volte (siamo nella terra di Massimiliano Fedriga). In terra veneta raccoglie al Senato addirittura il 32,6% delle preferenze. La Lega deve accontentarsi del 14,6%. Forza Italia quasi si dimezza, scendendo allo 6,9% e Noi Moderati, seppur con l’apporto del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, raggiunge a malapena il 2%. Male, per contro, il centrosinistra col Pd che scende al 16,1% ,mentre il Terzo Polo totalizza l’8,3%.
Il Movimento 5 Stelle non riesce ad andare oltre il 5,7%. Alla Camera il responso delle urne non è molto diverso. Nel collegio Veneto 1 Fdi è al 32%, Lega al 14,4%, Forza Italia al 6,2%, Noi Moderati al 2,4%, il Pd al 16,8%, il Terzo Polo all’8,4, il M5S al 6%. In Friuli Venezia Giulia, Fratelli d’Italia ha quintuplicato il suo risultato. Nel 2018 non aveva racimolato più del 5.3 per cento. Ora ha superato ha superato il 32 per cento al Senato e il 31 alla Camera.
La Lega, per contro, è scivolata dal 25.8 del 2018 (e dal 34.8 delle Regionali) al 10,90 per cento alla Camera e al Senato al 10.89. Forza Italia si è fermata al 6,7 al Senato e 6,69 alla Camera e Noi moderati ad appena lo 0,67 per cento al Senato e 0,93 alla Camera. Il Pd, grazie soprattutto a Trieste, riesce a stabilizzarsi intorno al 18,4 per cento alla Camera e al 18,46 al Senato.
Il ministro Stefano Patuanelli non riesce a contenere la disfatta del M5S: dal 24% del 2018 al 7,39 di oggi al Senatio e 7,19 alla Camera. Il centrodestra col 50,34% al Senato e al 49,87% alla Camera si attribuisce tutti i collegi uninominali in Friuli Venezia Giulia. Risultano dunque già eletti, sulla base dei dati del Ministero dell’Interno, Luca Ciriani (FdI) al Senato e Vannia Gava (Lega), Walter Rizzetto (FdI) e Massimiliano Panizzut (Lega) alla Camera.