di Antonio Angeli
C’era tanta voglia di destra, ieri a Montecitorio, alla presentazione del “piano” di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale per la “restituzione del maltolto”. A parte lo spirito combattivo dell’iniziativa per far valere i diritti dei pensionati (Giorgia Meloni in completo scuro sembrava la Vedova nera dei Vendicatori), la proposta, ermeticamente separata dall’iniziativa dell’altro giorno della Lega, segna un momento di svolta e di cambiamento della fase politica. “Fratelli d’Italia metterà a disposizione dei pensionati un pool di avvocati, uno per provincia – ha detto il presidente di FdI-An Giorgia Meloni – che offriranno assistenza legale gratuita a coloro che non si vedranno restituire i soldi delle loro pensioni, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che impone al Governo la riconsegna di 12 miliardi di euro”. La sentenza, ha aggiunto “è una vittoria di FdI e il governo, come ha trovato e restituito i soldi ai pensionati d’oro, quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale il prelievo di solidarietà sulle loro pensioni, dovrà restituire i soldi a quelli che prendano meno di 4.000 euro al mese”.
Abbiamo preparato, ha aggiunto Guido Reggiani avvocato del Foro di Milano e nel direttivo di FdI “un indirizzo mail difendoipensionati @fratelli-italia.it e un telefono 06/6990774, dove potranno arrivare le segnalazioni. Ci saranno poi le diffide che riuniremo e invieremo all’Inps quando saranno in numero sufficiente per procedere a una class action”. Naturalmente, ha spiegato Giorgia Meloni, più saranno le adesioni e più sarà forte anche ad una successiva azione politico-parlamentare.
E questo segna anche il ritorno definitivo a una politica di destra che parte “dal basso”, che guarda più alle persone e meno ai palazzi. Il “divorzio” Meloni-Salvini, sancito dai mancati accordi per le Regionali, è visto con favore dalla base. Proprio ieri un’attivista di FdI, una di quelle di sicura fede, ha laconicamente dichiarato: “Perché dovremmo aiutare la Lega, che viene a rubarci i voti a Roma?”. Allora meglio la destra vecchio stile, con un occhio all’assemblea della Fondazione An che si terrà a luglio e che potrebbe decidere di far rinascere il partito. Giorgia Meloni si è sempre dichiarata non interessata alla cosa. Ma il fascino di An è qualcosa di speciale. Altro che Salvini.