Meloni si candida a sindaco di Roma. Ultimo (inutile) appello a Berlusconi

Meloni si candida a sindaco di Roma. Ultimo (inutile) appello a Berlusconi
16 marzo 2016

di Barbara Acquaviti

Gli “avversari” lo considerano il suo punto debole, “una mamma non può fare il sindaco”. Ed eccola, Giorgia Meloni, che non soltanto annuncia la sua candidatura per il Campidoglio, ma ribalta le argomentazioni berlusconian-bertolasiane e ne fa il mood della sua campagna elettorale: “La lupa che allatta i due gemelli – dice – è il simbolo di Roma”. La sua, spiega, sarà una campagna elettorale “da mamma”: “Non intendo strafare, i romani capiranno”. Per l’annuncio la leader di Fratelli d’Italia sceglie piazza del Pantheon: doveva essere un incontro con i cittadini ma lì davanti al monumento voluto da Agrippa c’è soprattutto una ressa di giornalisti e una calca sproporzionata rispetto all’evento. I media vengono spostati da una parte all’altra, si cerca una location adeguata. “Ma si devono vedere il Pantheon alle spalle e le bandiere tricolore”, spiegano gli esponenti del partito che cercano di creare un minimo di organizzazione. Alla fine il ‘mini comizio’ Giorgia Meloni lo fa sulle scale della fontana e pazienza se il monumento non le fa più da sfondo: era l’unico modo per evitare che la calca sfociasse in rissa.

“Ho deciso di correre per la carica di sindaco di Roma. E’ una scelta che considero d’amore perchè la posta in gioco è alta”, dice annunciando la sua discesa in campo. Giura che la questione della leadership del centrodestra non ha niente a che fare con la sua scelta, assicura che lei punta a “unire e non a dividere”. Sceglie la strategia della mano tesa con Guido Bertolaso che appena un mese fa era il candidato di tutto il centrodestra e ora si ritrova a essere sostenuto soltanto da Forza Italia. “Non ha scaldato i cuori dei romani e non ha unito la coalizione. Mi rivolgo anche lui, non si faccia strumentalizzare e mi dia una mano per vincere”, sottolinea. E’ l’offerta di un ticket? “Lui può decidere cosa fare, è uomo di concretezza – sottolinea Meloni – e abbiamo bisogno di concretezza”. Una stoccata però la riserva a Silvio Berlusconi, che ha bocciato il modello del sindaco-mamma: “Nessun uomo può dire a una donna cosa può e cosa non può fare in ragione della sua gravidanza”. Tolto il sassolino dalla scarpa, partono gli appelli friendly sia a Matteo Salvini che al leader di Forza Italia perché, dice, “si può ancora vincere tutti insieme” e non consegnare la città ai grillini. Di certo il problema non è il segretario della Lega. “Il nostro obiettivo – spiega il numero uno padano – è arrivare con Giorgia Meloni al ballottaggio. A quel punto, se il centrodestra vuole, sarà unito e i romani ci daranno una mano”. Chi per ora appare irremovibile è invece Silvio Berlusconi. Con la leader di Fdi c’è stata oggi una telefonata definita “interlocutoria”, ma già questa mattina in un intervento a Mattino5, il Cavaliere è stato netto: “Il candidato resta Bertolaso, vincerà al primo turno”.

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