Meloni-Verdini, sospetti su stop match televisivo. E’ polemica ma poi il Tg2 lo trasmette

REFERENDUM Il leader Fdi denuncia che la Rai non voleva mandare in onda la registrazione. La replica: solo problema spazi

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All’ombra del referendum scoppia, improvviso, il “caso” Meloni-Verdini-Tg2 con accuse di censure e sospetti. Ma poi arriva la soluzione che chiude, almeno in parte, il caso. “La Rai prima registra il faccia a faccia e poi lo rinvia per settimane fino a cancellarlo, il sospetto è che ci siano stati interventi esterni da Viale Mazzini”, denuncia in una intervista al Fatto Quotidiano Giorgia Meloni che grida alla censura e alla violazione della par condicio. Non crede, la leader di Fdi alla spiegazione addotta (motivi di spazio hanno imposto la cancellazione scaturita da un neutrale sorteggio) ma piuttosto è convinta che dietro lo stop ci sia una precisa scelta politica.

Che sarebbe – è il sospetto della Meloni – oscurare volutamente “il dibattito con Verdini che per loro è impresentabile e non porterebbe certo acqua al mulino del sì, e poi sarebbe difficile dire che saremmo noi una accozzaglia…”. Quindi Giorgia Meloni ha prima lanciato il suo J’accuse e poi presentato una interrogazione parlamentare alla Vigilanza Rai. Nel primo pomeriggio, la svolta. La direttrice del Tg2 Ida Colucci ha assicurato che “il confronto tra Giorgia Meloni e Denis Verdini, registrato nei giorni scorsi” sarebbe andato in onda stasera, dopo l’edizione delle 20.30. “Abbiamo cercato un altro spazio in palinsesto, prima che iniziasse la staffetta con i confronti su Rai1 – ha spiegato Colucci – e ci è stato concesso uno spazio supplementare stasera: ne usufruiremo accorciando di qualche minuto il tg delle 20.30”.

Polemica rientrata? Neanche per sogno. La leader di Fdi su Fb ha ancora protestato: “Per ottenere il rispetto della par condicio è stato necessario minacciare una interrogazione parlamentare e coinvolgere la stampa. Mi chiedo tuttavia che fine abbia fatto il “sorteggio” della Rai con il quale avevano cancellato l’intervista. Come mai ora non vale più? E lo chiederemo anche nelle sedi istituzionali perché l’interrogazione parlamentare in commissione di Vigilanza Rai verrà presentata ugualmente”. Nel faccia a faccia andato regolarmente in onda al termine del Tg2, i due esponenti politici hanno difeso le ragioni del Sì al referendum (Denis Verdini) e del No (Giorgia Meloni). Il leader di Ala ha detto tra l’altro che con il sì alla riforma si elimina l’anomalia del bicameralismo e ci mette alla pari delle altre democrazie: sono 30 anni che l’aspettiamo”. “La riforma – ha attaccato la leader di Fdi – dà centralità agli inciuci di Palazzo ed è fatta da un governo che nasce dagli inciuci di palazzo”. Meloni ha parlato di “riformetta” e di “occasione persa”.(ANSA).