Questa mattina il presidente della Repubblica Mattarella raggiungerà Arquata, attraverserà il borgo e visiterà l’area in cui sono in costruzione le casette per ospitare le vittime del terremoto che quasi un anno fa ha colpito l’Italia centrale. Andrà nei giardini comunali di Pescara del Tronto, dove deporrà un mazzo di fiori, poi continuerà la sua
visita ad Accumoli e ad Amatrice. Per l’occasione le macerie sono state spostate. Ci dice il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che negli ultimi giorni le istituzioni si sono date un gran da fare per ripulire le strade sulle quali camminerà il Capo dello Stato. È stata messa in ordine pure la segnaletica che non era stata toccata da quel maledetto 24 agosto.
Nella nostra Italia avara di entusiasmi e di buoni esempi vince ancora una volta la politica dell’apparenza. Non lo meritano i cittadini che hanno vissuto il dramma del sisma, non lo meritano tutti quelli che ogni giorno s’impegnano per migliorare veramente il Paese. Resta un paradosso: sperare che la politica continui a esistere e a visitare le zone colpite dal terremoto. Meno male che la Casta c’è.